facebook rss

Diocesi in festa per don Luigi Burchiani:
sacerdote a 43 anni «dopo una lunga storia
d’amore e di ricerca della Verità»

ANCONA - Ieri la solenne cerimonia di consacrazione nella cattedrale di San Ciriaco. Celebrerà la sua prima messa domani mattina nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie

 

Come Maria ha detto “sì” al Signore, don Luigi Burchiani ha scelto Gesù e ha pronunciato il suo “Eccomi” davanti a Mons. Angelo Spina, alla famiglia, ai sacerdoti diocesani e a tutti coloro che lo hanno accompagnato in questi anni di formazione. Venerdì 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, è stato ordinato sacerdote nella cattedrale di San Ciriaco per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo. Con il cuore grato e felice, guardando a Maria, madre e modello di ogni vocazione, Luigi ha detto il suo sì per sempre al Signore. «Questa giornata è arrivata dopo una lunga storia d’amore e di ricerca della Verità – ha detto – il cammino fatto in questi anni è stato per me frutto di una scelta e di un affidamento a Dio. Nel cuore oggi provo tanta gioia e gratitudine, come testimonia la frase che ho scelto per la mia ordinazione presbiterale, tratta dal Salmo 115: “Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?”. In questi anni di formazione ho cercato di rispondere all’amore di Dio e alle grazie straordinarie che Lui mi ha donato».

Luigi ha 43 anni, è nato a Osimo, ma ha sempre vissuto ad Ancona, dove ha frequentato il liceo scientifico Galilei. Dopo essersi laureato a Urbino in Lettere moderne e storia dell’arte, ha lavorato presso la Biblioteca diocesana di Ancona. Luigi ha maturato la sua vocazione in età adulta. Dopo un lungo periodo di lontananza dalla fede, l’esperienza missionaria in Uganda nel 2008 ha riacceso in lui il desiderio di ricerca di senso e di pienezza che lo ha portato a scoprirsi cercato e amato da Gesù. Ha così iniziato un cammino di fede, si è riavvicinato ai sacramenti frequentando la chiesa di San Domenico e, a un certo punto, ha sentito la chiamata al sacerdozio. Un esempio per lui sono stati i suoi due zii sacerdoti: don Antonio e don Cesare Recanatini. Su consiglio del suo confessore, all’età di 36 anni è entrato nel Seminario Marchigiano Pio XI, ponendosi alla scuola del Vangelo e della Chiesa. In questi anni di formazione, ha svolto i tirocini pastorali nelle parrocchie di Ancona San Giuseppe Moscati, Santa Maria delle Grazie e San Francesco d’Assisi.

Durante l’omelia, l’arcivescovo ha invitato Luigi e i fedeli a guardare Maria. «All’annuncio dell’Angelo, lei senza esita­zione risponde: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. Con il suo sì, Maria si è consegnata a Dio lasciandosi condurre docilmente da Lui. – ha detto – Il suo non è un “like”, ma un “Amen”  totale e per sempre. Caro Luigi, la Parola di Dio oggi ascoltata sia un faro di luce che guidi la tua vita di presbitero. Se volessimo sintetizzare quanto ascoltato dalla Parola di Dio vengono fuori tre parole: vocazione, consacrazione, missione. Anche tu Luigi, hai potuto sperimentare il dono della vocazione, oggi vieni consacrato presbitero, per una missione grande nella Chiesa. L’ordine sacerdotale non è un gradino per salire, ma per servire il popolo santo di Dio. Il presbiterato che ti viene conferito è per il servizio al popolo di Dio sotto la guida dello Spirito Santo, per essere pastore, come Gesù buon pastore, che dona la vita per il suo gregge. Il presbiterato ti viene conferito per il ministero della parola nella predicazione del Vangelo e nell’insegnamento della fede cattolica. Ti viene conferito per celebrare con devozione e fedeltà i misteri di Cristo, specialmente nel sacrificio eucaristico e nel sacramento della riconciliazione a lode di Dio e per la santificazione del popolo cristiano. Caro don Luigi, ecco la via che il Signore ti invita a percorrere, unito al tuo vescovo, al presbiterio di cui oggi entri a far parte, per il servizio al popolo di Dio, per essere, come ci ricorda papa Francesco “pastore con l’odore delle pecore”».

Dopo l’omelia è iniziata la liturgia dell’ordinazione. Luigi, pronunciando le parole “Sì, lo voglio”, ha donato la sua vita a Cristo e alla Sua Chiesa. Inginocchiato davanti a Mons. Angelo Spina, ha promesso obbedienza all’arcivescovo e ai suoi successori e, durante il canto delle litanie, si è prostrato a terra in segno di umiltà e di consegna totale della propria vita a Dio. L’arcivescovo ha poi imposto le mani sul capo di Luigi, un gesto che è stato ripetuto da tutti i sacerdoti presenti. Dopo la preghiera consacratoria, Luigi è stato rivestito dei paramenti sacerdotali. L’arcivescovo ha unto con il Sacro Crisma le sue mani e gli ha consegnato il pane e il vino che servono per la celebrazione eucaristica. Luigi ha poi scambiato l’abbraccio di pace con il vescovo e con i sacerdoti, ad indicare il suo ingresso nel presbiterio. Al termine della celebrazione, il neo sacerdote ha ringraziato mons. Angelo Spina, i presenti e i sacerdoti che «sono la nuova famiglia di cui oggi entro a far parte». Ha poi invitato tutti a imparare ad amare e ha riflettuto sulla parola “amore”, che «oggi purtroppo viene interpretata in tanti modi. In base a come viene intesa, è una forza potente che può costruire o distruggere. Dio è amore, è buono, e desidera che impariamo ad amare come Lui ci ama. Guardiamo a Maria, la creatura più amabile e impariamo insieme ad amare bene gli altri. Facciamo questo viaggio insieme». Luigi celebrerà la sua prima messa domenica 10 dicembre ad Ancona, alle ore 10.15, presso la parrocchia Santa Maria delle Grazie.

 

Aveva lasciato il lavoro e a 36 anni per entrare in seminario: Luigi Burchiani diventa sacerdote

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X