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«Più spazio a orientamento, formazione
e contratti stabili: il Piano Triennale
del Lavoro va migliorato»

EMENDAMENTI e proposte di integrazione sono annunciate dal consigliere Dem Antonio Mastrovincenzo e dalle colleghe di partito presenti in seconda commissione

Il lavoro al centro del dibattito tra maggioranza e opposizione in Regione

Il piano triennale del lavoro della Regione Marche lo scorso giovedì ha superato lo scoglio della specifica commissione. Tuttavia alcuni appartenenti al Partito Democratico in consiglio regionale ritengono che questo sia incompleto o insufficiente a risolvere i problemi da affrontare.

Tra questi Antonio Mastrovincenzo, il quale ritiene che «350 milioni di euro di risorse europee da utilizzare, per il lavoro e la formazione nelle Marche per il prossimo triennio, rappresentino un’opportunità unica, forse irripetibile, che non può essere assolutamente sprecata» e per tutti questi motivi ritiene il piano triennale «insufficiente e con il testo da integrare e modificare in Aula. Abbiamo già annunciato che presenteremo numerosi emendamenti che possono migliorare il piano. E il relatore di maggioranza Bilò ha manifestato disponibilità a prenderli seriamente in considerazione. Ci auguriamo che ci sia lo stesso atteggiamento da parte di tutta la maggioranza e si possa arrivare all’approvazione di un testo condiviso, arricchito dai nostri contributi».

Persone al lavoro

I perché: secondo il consigliere del Partito Democratico «Il Piano è troppo generico e poco incisivo su alcune tematiche fondamentali: da questo punto di vista anche le organizzazioni sindacali hanno espresso forti perplessità. In particolare – evidenzia quelle che lui ritiene criticità – occorre prevedere interventi più incisivi per l’occupazione giovanile, sostenendo maggiormente le assunzioni a tempo indeterminato, l’autoimprenditorialità e la promozione di forme di inserimento lavorativo dei neolaureati con progetti che coinvolgano le Università, attraverso borse di studio per dottorati di ricerca in ambiti strategici, per raccordare la ricerca accademica con il tessuto economico regionale».

Il vicepresidente della commissione Consiliare sullo Sviluppo Economico e Lavoro ritiene poi che vada posta «maggiore attenzione all’orientamento, al potenziamento dei servizi per l’impiego e degli Its, alla formazione che deve essere sempre più corrispondente ai fabbisogni delle imprese. Per favorire l’occupazione femminile poi, vanno incentivati i congedi parentali maschili e promossi servizi educativi extra scolastici pomeridiani.

Antonio Mastrovincenzo, Pd

Inoltre, sempre secondo Mastrovincenzo «In situazioni di crisi aziendali, oltre a sostenere i lavoratori che rischiano di perdere la loro occupazione, è necessario promuovere processi aziendali di trasformazione organizzativa e di formazione tecnologica per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Ecco perché riteniamo indispensabile potenziare l’integrazione dei servizi istruzione, formazione, lavoro e, allo stesso tempo, individuare sinergie con le attività produttive».

Inoltre «Il piano è carente anche rispetto al tema del lavoro delle persone disabili per cui si devono sostenere azioni mirate di primo inserimento, oltre che per l’avvio e il consolidamento di attività autonome».

(A.Bomb.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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