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Molo Clementino, il suo banchinamento
resta sempre al centro
del dibattito politico e cittadino

LE ASSOCIAZIONI ambientaliste giorni fa hanno tenuto un incontro con il sindaco per fare il punto della situazione. Successivamente il Comitato Porto-Città ha bollato come «a zig zag» la posizione del primo cittadino

Il molo Clementino, sullo sfondo

di Antonio Bomba

Nel corso della scorsa settimana il sindaco di Ancona Daniele Silvetti ha incontrato un gruppo di associazioni ambientaliste. L’occasione è stata utile per fare il punto sulla situazione a riguardo degli impegni assunti dal primo cittadino nel corso della campagna elettorale della scorsa primavera. Presenti, pertanto, i rappresentanti di Italia Nostra Ancona, Comitato Porto Storico Ancona, Associazione Culturale Ankon Nostra, Circolo naturalistico ‘il Pungitopo’ di Legambiente Ancona, Associazione No fumi Odv, Aps Portonovo per tutti e Salviamo il Paesaggio.

Al centro della gran parte del dibattito, come accade ormai da diverso tempo, è stato il banchinamento del molo Clementino e su questo ci soffermeremo. Come è noto, tutte le associazioni sopra elencate sono fermamente contrarie al nuovo scalo per le grandi navi da crociera che andrebbe a nascere a lato della Fincantieri. Una posizione con cui il sindaco concorda sul merito della salute dei cittadini, visti i dati emersi dal Pia, ma non in termini assoluti e/o ideologici.

Ad ogni modo le associazioni, preso atto dell’emendamento del 27 settembre scorso approvato dal consiglio comunale, in base al quale il Comune afferma la volontà di «intraprendere tutte le azioni politiche e amministrative necessarie al fine di interrompere l’iter di realizzazione della banchine per le grandi navi da crociera al molo Clementino» hanno chiesto come mai non sia stata annullata una particolare delibera approvata dalla precedente assise nel 2019 e che di fatto azzererebbe l’intero iter intrapreso dall’Autorità Di Sistema Portuale, visto che andrebbe a vietare il cambio di destinazione d’uso del molo stesso. Un punto toccato settimane fa anche dal consigliere comunale di Altra Idea di Città Francesco Rubini che sul merito ha anche ufficialmente presentato una mozione che però deve ancora essere discussa in aula.

il sindaco di Ancona Daniele Silvetti

Silvetti, dal canto suo fatto, ha fatto presente che il 27 ottobre, attraverso un’altra delibera, sono state definite le condizioni per l’approvazione del Documento di Programmazione Strategica di Sistema della Autorità Portuale e queste sono: lo spostamento del porto commerciale verso la banchina Marche e la realizzazione della cosiddetta Penisola; il trasferimento dei traghetti dalla banchina del porto storico all’area ex Silos; l’intraprendere tutte le azioni necessarie al fine di interrompere l’iter di realizzazione della banchina per le grandi navi da crociera al molo Clementino; il monitoraggio e la previsione della qualità dell’Aria; la mitigazione delle emissioni; l’adattamento e la prevenzione, aggiungendo inoltre come raccomandazione che «il fronte edificato lungo il lato occidentale di via XXIX Settembre, da Piazza della Repubblica fino alla rotatoria su via Guglielmo Marconi e la strada stessa, non sia all’interno del limite dell’ambito portuale e pertanto non si configuri come area di ‘Interazione Porto Città’».

Il primo cittadino dorico ha anche assicurato che nei prossimi 3 anni verranno stanziati 200mila euro per portare avanti il Pia, mentre 300mila dovrebbero arrivare dalla Regione Marche.

La posizione del sindaco sulle grandi navi da crociera è stata nei giorni successivi giudicata «zigzagante» dal Comitato Porto-Città. Ciò perché, secondo loro, nonostante tutti i punti elencati da Silvetti egli «continua ad affermare “di rimettersi comunque al Ministero”, al quale sappiamo che non sono stati consegnati i dati epidemiologici relativi alle ricadute degli inquinanti del porto sulla salute dei cittadini, sia attuali sia in prospettiva dell’ingresso di grandi navi crociera e del relativo traffico veicolare indotto nell’area Molo Clementino». Per coerenza, secondo loro, il sindaco dovrebbe «abrogare la delibera consiliare del 2019, ha dato il via al progetto del banchinamento del molo Clementino per le grandi navi da crociera, a prescindere dalle posizioni del Ministero, interrompendo così l’iter amministrativo realizzativo della banchina grandi navi.

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Inoltre «sempre in coerenza con le promesse elettorali» per il ‘Porto-Città’ il sindaco dovrebbe anche attivare «la seconda parte del Piano Inquinamento Atmosferico, con i dovuti finanziamenti e la piena conferma della ‘cabina di regia’ affidata all’epidemiologo professor Floriano Bonifazi. Ma anche su quest’ultimo terreno non ci siamo» dato che, a quanto risulta loro, la regione Marche per il progetto metterà «30.000euro e non 300mila».

La partita, come è facile intuire, è ancora aperta.

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