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Più soldi a famiglie e disabili,
largo al Pia 2, tariffe dei servizi invariate
Il bilancio di previsione passa in aula

ANCONA - Il Consiglio comunale ha deliberato questo pomeriggio il documento triennale, il primo del centrodestra. Già annunciato che vi saranno diverse variazioni durante l'anno, specialmente su settori come Verde (al momento definanziato rispetto al passato) e manutenzioni stradali. Molto negativo il parere delle opposizioni

Giovanni Zinni, assessore al bilancio

 

di Antonio Bomba

Il primo bilancio di previsione della giunta Silvetti è adesso realtà. Con 19 voti favorevoli e 9 contrari il consiglio comunale ha deliberato a favore del documento avente validità triennale: 2024-2026.

Immutate le tasse, mentre aumentano i soldi stanziati per servizi sociali, e aiuti alle famiglie in difficoltà. Cala la cifra destinata al verde che vede al momento solo 400mila euro, ma tutti si dicono convinti che con le prossime manovre la cifra aumenterà. Stessa cosa per le manutenzioni stradali che vedono al momento a loro destinate 900mila euro. Per la cultura invece sono stati destinati 2,5 milioni di euro con la promessa di aggiungerne un altro appena possibile. Tante aggiunte e variazioni in corso d’opera sono già state annunciate. La prima dovrebbe arrivare già a gennaio.

Soddisfatta la maggioranza, quantomai critica invece è l’opposizione che accusa senza mezzi termini la giunta di aver disatteso ogni promessa elettorale e di aver fatto affidamento su di una filiera che non funziona. Sul dibattito in aula però ci soffermeremo in un altro articolo.

Daniele Silvetti, sindaco di Ancona

Iniziando la propria relazione su quella che un tempo era definita ‘la posta di bilancio’ l’assessore Giovanni Zinni ha premesso che il bilancio è, come si suol dire ‘ingessato’ per via di diversi fattori extra-territoriali e non dipendenti dalla volontà politica della giunta: «Il nostro primo bilancio – ha esordito così – si cala in un contesto di incertezza europea dato che vi è l’assoluta certezza sul nuovo patto di stabilità. Il governo nazionale deve approvare la sua finanziaria e il 1000 proroghe. E la finanziaria regionale non è ancora approvata. Determinate spese sono certe in quanto vi sono servizi a cui dare risposta. Poi altre tematiche sono oggettive e le abbiamo ereditate. Altra amara realtà – prosegue nell’elencare le difficoltà riscontrate – è di non trovare risorse subito».

Il vicesindaco prosegue: «Abbiamo pertanto gestito un bilancio di previsione pre-esistente che parte dalla storicità delle precedenti amministrazioni ed è aggiustato da noi in corso d’opera in base alle esigenze. Non metto le mani avanti – specifica – ma è per un dibattito sano della politica». Tanto che pronto arriva anche l’annuncio che «a gennaio ci sarà la prima variazione per via dei provvedimenti europei, gli effetti a cascata della finanziaria e il bilancio regionale».

Teatro delle Muse

Zinni tiene in particolare a soffermarsi sul tema dei mutui ereditati, alcuni addirittura dai tempi della costruzione delle Muse: «Hanno determinato un appesantimento della spesa corrente. La rinegoziazione del 2022 ha fatto risparmiare in un primo momento, ma ha inasprito le date del 2024-2025-2026. Dal 2028 dovrebbero rientrare in cifre meno aggressive. Così come altre accensioni di mutui flessibili dalla Cassa Depositi e Prestiti, ha favorito la cantierizzazione delle opere dal 2022 ma entrano in campo ora con tanto di tasso variabile e spread». Tra le difficoltà riscontrate a detta dell’assessore figurano anche «ben 6milioni in più di costi rispetto al precedente. Mancano i ristori. E non è chiaro se nella logica della spending review il comune dovrà mantenere 400mila euro in più di disponibilità di spesa corrente. Siamo in una fase di concertazione con i dipendenti del comune».

Per le entrate invece piena fiducia sulla filiera istituzionale: «Siamo certi che i buoni rapporti ci apriranno importanti opportunità. Entrate tributarie, trasferimenti da stato regioni e enti pubblici. Il bilancio è aperto sul reperimento di risorse statali, regionali e anche private. Per ora la spesa corrente è di poco più di 136milioni di euro e abbiamo utilizzato come criterio di utilizzo quello delle azioni concrete». Massima priorità pertanto alla «tutela dei più deboli nella società e i loro servizi, considerando l’aumento di criticità di alcune fasce. Per le disabilità più e meno gravi avremo 900mila euro in più». Poi largo agli aiuti alle famiglie: «Le politiche sociali della casa ammontano a 18,5milioni. Gli aiuti al caro bollette saranno di 300mila euro. È stato ripristinato anche il contributo affitti per chi è in difficoltà».

Il Verde ha visto al momento assegnarsi meno soldi rispetto allo scorso anno

Appena possibile Zinni garantisce che verranno aggiunti finanziamenti «alla manutenzione del verde e alle opere stradali che hanno avuto una lieve flessione, ma solo come punto di partenza. La Cultura ha 2,5milioni di copertura ma contiamo di dare un altro milione minimo». E poi la Polizia locale avrà sui 100mila euro per il suo equipaggiamento. Contiamo di avere 15 assunzioni nel 2024».

I tributi comunali invece. Unica incertezza sulla Tari perché «Quella la si può decidere solo ad aprile».

Altre particolarità? «Il costo della gestione dei rifiuti impatta per 22milioni di euro. Il sindaco col suo lavoro sta cercando di salvare un’azienda e riportarla protagonista, ragionando assieme all’ambito su quello che sarà la gestione del costo. Stessa cosa su Conerobus dove si lavora sulla razionalizzazione della spesa. Stiamo anche cercando di razionalizzare i costi dell’energia».

Poco prima il primo cittadino Daniele Silvetti aveva illustrato le modifiche al Dup: «Toni e ridondanze in campagna elettorale sono toni che coprono i contenuti è vero» ha esclamato in risposta alle prime critiche giunte dai banchi dell’opposizione «ma non è che in 6 mesi si risolvono problemi pluriennali. La manutenzione delle strade va programmata in 5 anni. Non nei primi 6 o negli ultimi 6 magari proprio per farla. Per il Pia 2 abbiamo messo a bilancio 200mila euro e avrà migliori sistemi di monitoraggio». Poco dopo Silvetti ha assicurato di persona su quest’ultimo punto una rappresentanza del Comitato Porto Città che stava assistendo in aula al dibattito.

Da sottolineare poi una dolce nota a margine. Prima della ripresa dei lavori pomeridiani, i ragazzi del ‘Coro Alessandro Orlandini’ si sono esibiti davanti a giunta e consiglieri comunali Il coro consta di 20 elementi, diretti dal maestro Laura Ricciotti, alla presenza della presidente del sodalizio musicale Daniela Toscani. Nel suo intervento di presentazione il Presidente del consiglio comunale Simone Pizzi, fautore dell’iniziativa, ha sottolineato l’impegno di tutti i consiglieri per il bene comune e in particolare per la città di Ancona e di come l’evento, svoltosi per la prima volta, voglia essere un augurio di buone feste da parte del Consiglio Comunale a tutta la città.

Il ‘Coro Orlandini’ in consiglio comunale

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