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Botti di Capodanno, chiedono
più controlli le associazioni
della Consulta per i diritti animali

ANCONA - Il Comune ha rinnovato, anche quest’anno, il divieto per il 31 dicembre -1 gennaio dell’utilizzo di spray urticanti e di fuochi d’artificio o petardi nelle strade e nei luoghi pubblici. La Lav sollecita all'Amministrazione comunale operazioni preventive «altrimenti l’ordinanza, se pur encomiabile, diventerebbe inutile»

Maria Aquila, tra il pubblico del Consiglio regionale (Archivio)

 

Diverse associazioni che fanno parte della Consulta per i diritti animali del comune di Ancona hanno chiesto al sindaco Silvetti di aumentare i controlli per l’attuazione dell’ordinanza anti-botti di Capodanno. Lo hanno fatto per voce di Maria Aquila, responsabile Lav per le Istituzioni delle Marche. «E’ diffusa, in Italia la consuetudine di celebrare le festività, oltre che con strumenti innocui, anche con il lancio di petardi e botti di vario genere il cui utilizzo registra un indiscriminato, consistente e pericoloso incremento in alcuni periodi dell’anno. – ricorda Aquila – Serie conseguenze negative si possono determinare non solo con il ferimento di persone ma anche a carico degli animali domestici nonché alla fauna selvatica». Gli animali subiscono l’intensità sonora degli scoppi in modo estremamente più violento rispetto all’uomo; infatti, l’udito umano è in grado di percepire una gamma di suoni fino a 20 mila hertz, il cane fino a 40/46 mila hertz, il gatto fino a 70.000 Hz. Il fragore dei botti, oltre a ingenerare negli animali un’evidente reazione di spavento, li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli rischio di smarrimento e/o investimento; inoltre, tali botti, esplodendo a ridosso di animali vaganti o di proprietà, sia d’affezione che selvatici, possono causarne spesso il ferimento o la morte per ustioni e bruciature.

Il Comune di Ancona, in linea con i Comuni più sensibili alla salvaguardia dei propri cittadini e degli animali che vivono sul proprio territorio, ha rinnovato, anche quest’anno, una ordinanza che vieta per le giornate del 31 dicembre 2023 e del 1 gennaio 2024 l’utilizzo di spray urticanti e di far esplodere fuochi d’artificio, petardi, botti di qualsiasi genere e simili nelle strade, nelle piazze ed in qualsiasi altro luogo pubblico. «Dato che in passato, malgrado l’emanazione di tali ordinanze simili gli incidenti a causa dei botti, petardi, non sono diminuiti ma aumentati anche per una carente azione di controllo, si chiede all’attuale Amministrazione comunale che vengano aumentati e resi incisivi tali controlli anche con operazioni preventive. – si fa portavoce la responsabile Lav per le Istituzioni delle Marche – Senza tali azioni di controllo, infatti, ogni ordinanza, se pur encomiabile, diventerebbe inutile ( es: lo scorso anno si sono verificati casi anche vicino al gattile di Ancona e in zone particolarmente critiche senza che ci siano stati interventi sebbene richiesti)».

Maria Aquila sottolinea anche che «è doveroso, da parte delle Istituzioni far rispettare ad ogni singolo cittadino le leggi vigenti: Dispositivo dell’art.703 del Codice penale: chiunque ,senza licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze , o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco (704), accende fuochi d’artificio lanci razzi, è punito con l’ammenda fino a euro 103. Dove ci sia concorso di persone la pena è dell’arresto fino ad un mese».

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