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Silvetti: «Nel 2024 turismo e cultura
saranno caratterizzanti, presto il Pums
e più fondi per le manutenzioni»

ANCONA - Nella conferenza stampa di fine anno il sindaco ha fatto un bilancio sui primi 7 mesi della sua amministrazione, spiegando le priorità dei prossimi 12

Il sindaco, la giunta e il presidente del consiglio comunale alla conferenza stampa di fine anno

di Antonio Bomba

La conferenza stampa di fine anno del sindaco di una città è da sempre un momento utile a una giunta per fare il punto su quanto ha fatto nei 365 giorni passati e su cosa ha intenzione di fare nell’anno successivo. Il bicchiere è spesso mezzo pieno e, quasi tutto, è visto sempre con estrema positività, soprattutto il futuro.

E quella di Daniele Silvetti, svolta oggi nell’aula del consiglio comunale di Palazzo del Popolo, non ha fatto eccezioni, non fosse per 3 particolarità: Ha potuto fare un’analisi solo su 216 giorni del 2023, visto che prima non amministrava lui la città. Ha annunciato cosa farà la sua giunta nei prossimi 366 dì, dato che il 2024 sarà bisestile. E, come preambolo, ha spiegato il modus operandi adottato in questa continua transizione, con relativo scambio di ruoli, tra centrodestra e centrosinistra. Una particolarità a cui nessuno era abituato in città, dai politici ai cittadini, tanto che pare ben lungi dal terminare in tempi brevi.

Presenti, oltre al sindaco, tutti gli assessori (meno Stefano Tombolini, trattenuto a casa da un’indisposizione) e il presidente del consiglio comunale Simone Pizzi. «Sono stati sette mesi importanti – ha esordito Silvetti ringraziando cittadini, assessori, uffici comunali e stampa – di ricognizione. In cui vi è stata la presa d’atto della situazione, e in cui abbiamo appreso i punti di forza e di debolezza della macchina comunale. Sette mesi stimolanti – aggiunge con non celato orgoglio – per certi versi galvanizzanti che mi portano a guardare con ottimismo al futuro».

Il dialogo, anche con altri enti e istituzioni, Silvetti li rivendica come autentici successi: «Siamo riusciti a rimettere in piedi i rapporti con soprintendenza, demanio e Autorità di sistema portuale. C’è inoltre un rapporto continuativo con il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli. Per tutti questi motivi il sindaco ritiene che «Ancona è tornata alla cronache concretamente come città capoluogo di Regione e diventerà ‘Capitale del Conero’».

L’ultima affermazione introduce direttamente al 2024, dove l’azione amministrativa sarà caratterizzata da «turismo e cultura con quest’ultima che sarà protagonista di una delle prime variazioni di bilancio che faremo. Il turismo – ha poi proseguito a spiegare – andrà inteso sotto ogni aspetto, non solo quello balneare quindi, ma anche culturale, sportivo, religioso. Questo però va di pari passo con la cultura. San Ciriaco avrà eventi a lui dedicati. Pensiamo anche a come ravvivare l’estate, da troppi anni punto debole della città sotto ogni punto di vista. Più in generale però il vincolo con l’area del Conero sarà imprescindibile».

A dare una spinta importante, per Silvetti, sarà «Il G7 della sanità che ospiteremo a ottobre. Ancona sarà cornice e quadro dell’evento stesso. Sarà un importante passo per rendere la città sempre più sede di eventi nazionali e internazionali legati al turismo. Un autentico motore per l’Ancona del Futuro».

Per il resto «Il 2024 sarà anche l’anno dove inizieremo a gestire ‘i nostri numeri’ e non quelli assestati su scelte altrui. Approveremo il prima possibile il Pums. Tante opere cantierizzate con il Pnrr vedranno i lavori iniziare. Questi lavori, lo sappiamo già, porteranno disagi a commercianti e cittadini, ma serve spirito di collaborazione e pazienza per tutti essendo opere essenziali per la città». Inoltre «Dovremo contenere il fenomeno migratorio. I giovani lasciano questa città, la popolazione è sempre più vecchia. Penseremo inoltre alle case per studenti universitari che al momento sono in numero assolutamente insufficiente».

In conclusione «Ancona è grande per storia, patrimonio e vocazione, come dimostrato in un passato ormai lontano. Conosciamo i limiti della città. Sono limiti storici che abbiamo ereditato dal passato. Il percorso (cioè la sua sindacatura, ndr) è lungo 5 anni. Siamo solo all’inizio».

Spunti critici non mancheranno. L’opposizione, la scorsa settimana in commissione bilancio, aveva chiesto più volte chiarimenti su «come, dove e quando» sarebbero arrivati ulteriori finanziamenti alla cultura. E in consiglio comunale il consigliere di Ancona Diamoci del Noi Carlo Maria Pesaresi aveva criticato il bilancio stesso anche perché a turismo e cultura era stato riservato  a suo modo di vedere «poco o niente rispetto a quanto promesso in campagna elettorale e al vostro insediamento».

La dirigente comunale Roberta Alessandrini

Dalla conferenza odierna sono uscite a latere altre due notizie: La prima è che con il primo assestamento di bilancio verranno inseriti 2milioni di euro per la manutenzione delle strade. I soldi arriveranno dalla Regione Marche.

Infine piazza della Repubblica, nell’ambito della sua riqualificazione, dovrebbe essere rinominata Piazza Franco Corelli, in onore del grande tenore anconetano di fama mondiale scomparso nel 2003.

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