“Siamo molto preoccupati dei continui incontri interlocutori tra l’Amministrazione del Comune di Osimo e la Direzione dell’Area vasta 2 per avere rassicurazioni sui tempi dell’avvio dei lavori per l’ampliamento del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Osimo, tante chiacchiere, finora inconcludenti. Per quanto ci riguarda pensiamo sia ora di passare ai fatti, bisogna chiarire una volta per tutte che fine farà il Pronto Soccorso se rimarrà all’interno del circuito Area vasta 2 o finirà con l’Inrca e conoscere la data reale di inizio lavori, sempre che ce ne sia una (leggi l’articolo)”. Sono domande che tornano a porsi Milena Montesi e Stefano Tenenti, referenti del Usb Ancona (leggi l’articolo). “E’ solo in parte vero, che in questo periodo l’emergenza è stata creata dal grande caldo (leggi l’articolo)– prosegue la nota delL’unione sindacale di base – ma siamo altrettanto convinti che, finito il caldo, qualsiasi piccola emergenza porterà al collasso il sistema. Sono infatti, troppo pochi i posti letto disponibili, sono assolutamente insufficienti a dare risposte al servizio di emergenza gia ridotto all’osso per la chiusura/riconversione dei Punti di Primo Intervento in base al piano sanitario regionale e si deve anche aggiungere il problema dei dirigenti sempre più difficili da reclutare”.
Secondo i due sindacalisti restano davvero pochi servizi attivi nel vecchio Ss.Benvenuto e Rocco. “Se andiamo a verificare con attenzione rimane ben poco oltre ai servizi (Laboratorio Analisi-Radiologia-Endoscopia digestiva-Ambulatorio di Pneumologia leggi l’articolo). Il reparto di Chirurgia – ricorda la nota stampa- lavora in modo prevalente su attività programmata, la Medicina che non ha più un indirizzo cardiologico ma oncoematologico , una Pneumologia la cui riapertura non è certa (leggi l’articolo), una Urologia che non esiste più, prova ne sia il fatto che dal 2016 non vengono più trasmessi i flussi al ministero competente perché a tutti gli effetti non c’e attività ed il personale addetto non è mai stato ricollocato come invece prevede l’accordo di mobilità recepito con determina dell’Area Vasta 2 785/2015. Che dire poi del territorio dove spicca la criticità del personale amministrativo di tutta la Valmusone e di Ancona Città? Nonostante avessimo più volte denunciata la gravità del problema al Dirigente Responsabile nulla si è fatto”.
Usb Ancona rammenta che il personale andato in pensione non è stato sostituito “si è fatta invece la scelta di ridurre i servizi ridimensionando gli orari di apertura, come dimostra cos’è accaduto al Poliambulatorio di Osimo (leggi l’articolo)”. L’appello finale è indirizzato al sindaco e agli assessori osimani. “Cara Amministrazione di Osimo – scrivono Montesi e Tenenti- non ci si può nascondere dietro ad un dito: servono nuove assunzione di Personale. L’applicazione della piattaforma informatica non risolve tutti i problemi. Si devono attivare le normali procedure di reclutamento e che sia anche garantito il giusto periodo di formazione”.
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