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Simone Pizzi: «Il consiglio comunale
è il luogo delle pratiche d’eccellenza,
a breve la ‘rivoluzione digitale’» (Video)

ANCONA - Il presidente dell'assise del capoluogo di Regione ha illustrato l'attività dell'aula degli ultimi 6 mesi spiegando le tante novità che attendono i consiglieri nel 2024
Simone Pizzi: 'Sei mesi d'attività del consiglio comunale'

Da sinistra Francesco Andreani, Simone Pizzi e Vincenzo Rossi

di Antonio Bomba

«Condivisione e spirito di responsabilità. Tradizione e innovazione». Sono stati questi i 4 punti chiave che hanno caratterizzato e continueranno a farlo il lavoro dei consiglieri comunali di Ancona. A dirlo è stato questa mattina il presidente dell’assise Simone Pizzi, nell’illustrare quanto l’aula ha fatto nei primi 6 mesi di sindacatura Silvetti e cosa farà nell’imminente futuro. Il tutto elogiando le qualità di ogni singolo rappresentante dei cittadini senza mai fare una vera distinzione tra maggioranza e opposizione in quanto «tutti sono competenti e attraverso le proprie idee politiche portano in aula i problemi, offrendo una partecipazione seria, puntuale ed entusiasta».

Pizzi ha iniziato sostenendo come: «Il rapporto con il mondo della stampa è fondamentale per creare un buon clima con la città stessa. Altresì è fondamentale il rapporto con i cittadini perché noi rappresentiamo loro». Da ciò sono derivate diverse scelte, come quella di «rimettere i manifesti di convocazione del consiglio comunale e tornare ad ospitare le scolaresche».

Il presidente ha poi fatto un passo indietro premettendo che, il consiglio insediatosi a metà giugno, «ha delle peculiarità nuove rispetto al passato. Mi sono così riproposto di creare un clima di condivisione. Perché ritengo che il consiglio comunale sia il luogo ‘delle pratiche d’eccellenza’ in quanto espressione della volontà dei cittadini». Ciò per Pizzi «carica me e i miei colleghi di un impegno importante. Dobbiamo rappresentare davvero tutti e questo deve essere il nostro obiettivo. La nostra mission – va avanti a parlare – è partire dalla storia della città senza ripudiare il vecchio, ma affacciandosi al nuovo con una linea comune di azione. Il dialogo in consiglio permette di adottare le scelte che portano alla valorizzazione e al rispetto del bene comune». E il presidente ritiene raggiunti tutti questi obiettivi: «Sono stati 6 mesi caratterizzati da un comune senso di responsabilità e impegno, di condivisione. Ci sono dei temi che devono essere oggetto di pensiero costruttivo, critico e saggio allo stesso tempo. Il termine fondamentale è ‘promuovere il bene comune’». Anche perché «l’Alternanza politica ha portato al sovvertimento dei ruoli. E non è semplice calarcisi e gestire tutto questo».

Un concetto, quello del ‘bene comune’, che sempre per il presidente va declinato su 2 grandi vie: «La prima ‘l’arte del buon vicinato’. È un percorso che responsabilizza tutti i cittadini di Ancona, vede la cittadinanza attiva e impegnata nel tessuto sociale della società. Il vicino di casa, per capirci, non è un nemico, ma una persona con cui collaborare. Il secondo percorso – continua a spiegare – è l’alleanza delle istituzioni. Nella tradizione dorica queste hanno sempre coltivato rapporti di stima e reciproca collaborazione e confronto. E questa stagione è quantomai propizia per potenziare e affinare simili dinamiche per pensare al presente e pensare al futuro. Perché occorrono orizzonte e prospettiva assieme. Serve quindi competenza e esperienza e in consiglio comunale queste non mancano».

Per Pizzi tutto ciò si traduce in «una città con vista europea e mediterranea. Questa è la stagione che porterà alle elezioni europee. Ancona ne è parte (dell’Europa, ndr) non dimentichiamocelo. Poi abbiamo inseguito l’obiettivo di creare virtuose collaborazioni. Penso, solo per citarne alcune, ai rapporti con Provincia, Questura e Anci».

Il discorso si sposta poi sul futuro imminente e le tante novità in serbo: «Anzitutto il consiglio sarà sempre più digitalizzato. Da metà febbraio a ogni consigliere comunale (ma anche a sindaco e assessori, ndr) verrà fornito un tablet su cui votare e in cui consultare tutti gli atti. La stessa cosa potrà essere fatta da casa da giornalisti e cittadini nell’ambito della massima partecipazione e trasparenza attraverso un apposito portale. Vi saranno telecamere per inquadrare in primo piano chi parla. È una scelta economica e tecnologica – commenta la decisione presa – nonché ecologica perché si andrà a risparmiare molta carta. Alcune città usano una simile tecnologia da oltre 25 anni come Milano e Bologna, ma anche realtà a noi più vicine come San Benedetto e Senigallia sono avanti. Ancona è molto indietro su queste cose». Inoltre «Verrà rinnovato l’impianto dei microfoni vecchio di oltre 40 anni».

Annalisa Pini

Poi la seconda novità: «Il tutto verrà poi trasferito a Palazzo degli Anziani, quando la sala tornerà sede del consiglio comunale». Pizzi spiega infatti come «quella è la sede ufficiale del consiglio, attualmente inagibile causa terremoto di novembre 2022. E il sindaco Daniele Silvetti intende al momento tornare lì quando i lavori saranno ultimati, si presume a fine 2024». E ancora: «Metteremo mano al regolamento. Le norme anti covid permettono ancora oggi di partecipare da casa e per quanto le presenze siano assidue faremo sì che da remoto si possa partecipare solo per cause di autentica indisponibilità e forza maggiore. E i consigli comunali monotematici avranno sempre più campo. Si inizierà da quello sulla sanità». Infine «Con l’assessore all’Università Marco Battino, metteremo in essere dei percorsi di approfondimento per i consiglieri comunali in collaborazione con l’Univpm su tante tematiche».

Dai dati forniti emerge qualche curiosità. La professione più svolta è quella del medico, il rapporto uomo-donna è 18-14 e, dal 19 giugno, il consiglio si è riunito 14 volte producendo 230 atti, tra cui 130 interrogazioni urgenti. Sono state 10 le sedute dei capigruppo e 90 le riunioni delle 8 Commissioni consiliari.

A inizio conferenza Simone Pizzi ha portato i saluti del vice presidente Francesco Rubini e di tutti i capigruppo consiliari. Tra questi erano presenti Francesco Andreani (Ripartiamo Dai Giovani), Annalisa Pini (Civitas Civici) e Vincenzo Rossi (Forza Italia).

Soprattutto però, il presidente del consiglio comunale ha tenuto a ricordare la collega giornalista Anna D’Ettorre, venuta a mancare pochi giorni fa e per anni in servizio al Comune di Ancona, portandola ad esempio di «Giornalista che ha sempre fatto tanto per una buona e sana comunicazione».

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