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Aeroitalia, scontro totale con la Regione
«Chiederemo 25 milioni di danni»

ANCONA - L'ad della compagnia Gaetano Intrieri attacca l'Atim sul contratto di sponsorizzazione da 750mila euro non rispettato: «I patti erano chiari: nessuna spiegazione da Palazzo Raffaello. Acquaroli? Non si è mai visto. Fosse per noi ce ne andremmo anche domani mattina, onoreremo l'impegno preso continuando a volare su Roma, Milano e Napoli fino a ottobre 2024». Ecco le carte

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Gaetano Intrieri, ad di Aeroitalia, mostra il contratto di sponsorizzazione sottoscritto con Atim

di Marco Pagliariccio

«Avremmo preferito che del rapporto con Ancona si occupassero gli uffici marketing e commerciali, non quelli legali». E invece andrà proprio così: l’amministratore delegato di Aeroitalia Gaetano Intrieri ha infatti annunciato che la compagnia aerea chiederà danni per 25 milioni di euro. Nodo del contendere il contratto di sponsorizzazione da 750mila euro firmato dalla società e dall’Agenzia per il turismo e per l’internazionalizzazione delle Marche (Atim) che, secondo Intrieri, non sarebbe stato rispettato da quest’ultima.

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Il dettaglio del contratto che stabilisce le date dei pagamenti a carico di Atim

«Ne stiamo leggendo e vedendo di ogni tipo in questi giorni, per cui abbiamo pensato di dire la nostra e fare chiarezza – ha esordito Intrieri nel corso di una conferenza stampa convocata in fretta e furia nel pomeriggio per fare chiarezza su una situazione diventata incandescente dopo il prossimo stop anche dei voli per Barcellona – i patti erano chiari con l’amministratore delegato di Ancona Airport D’Orsogna e il direttore dell’Atim Bruschini in rappresentanza della Regione: avremmo partecipato al bando solo se questo fosse stato inserito in un ragionamento più ampio rispetto ai soli voli nazionali, non sarebbero potuti bastare per far fronte ai costi fissi di avere due aerei da 68 posti fissi al Sanzio. Per questo avevamo bisogno di aumentare il numero di ore di volo e quindi le destinazioni. Affrontammo subito la questione e proprio per questo si decise di ampliare la nostra operatività».

Pur senza un legame diretto con il bando, viene allora siglato l’ormai famigerato contratto di sponsorizzazione tra Aeroitalia e Atim, che prevede una serie di azioni promozionali in favore delle Marche (tra cui il posizionamento del logo Let’s Marche su uno degli Atr72 usati dalla compagnia) dietro un corrispettivo economico di 750mila euro, con pagamenti a step ben precisi. «I primi 250mila euro dovevano arrivare entro il 1° ottobre 2023, altri 250mila entro il 1° dicembre, ulteriori 125mila entro il 1° maggio 2024 e gli ultimi 125mila euro entro il 30 novembre 2024 – precisa Intrieri – ma di questi soldi noi non abbiamo visto un euro. E pensare che via pec il 25 ottobre l’Atim ci avanzava un’ulteriore di sponsorizzazione da un milione di euro… Questo è quanto ho detto anche al Ministero nella riunione di qualche giorno fa e preciso che la riunione è stata richiesta da noi, non da Acquaroli o dall’Enac: è stata Aeroitalia a chiedere al capo del gabinetto del Ministero di indire un incontro con Regione, Enac e se necessario l’Atim. Lì abbiamo mostrato la copia del contratto e spiegato qual era il piano concordato: Atim non l’ha rispettato e non ne conosciamo i motivi. Abbiamo depositato in questi giorni azioni legali contro l’agenzia sia per il mancato rispetto di quanto riportato nello stesso che per i danni che ci ha cagionato».

gaetano-intrieriIntrieri, mostrando alla telecamera il documento sottoscritto da Atim e Aeroitalia, ha ribadito un concetto sul quale ha battuto molto spesso anche il centrosinistra nei giorni passati: la mancata chiarezza da parte della giunta regionale. «Quando abbiamo visto che la Regione disconosceva o forse non conosceva nemmeno il contratto, abbiamo iniziato a chiedere spiegazioni ma nessuno in Regione ce ne ha date – ha rincarato la dose il ceo dell’azienda – Acquaroli? Praticamente non l’ho mai visto, se non alla conferenza stampa di lancio dell’accordo e per un saluto fugace alla fiera di Rimini. D’Orsogna ha provato a recuperare la situazione, ma ci siamo visti costretti a cancellare una parte dei voli programmato, ovvero le rotte per Bucarest, Vienna e Barcellona, ripristinando quest’ultima per Natale solo perché c’era discreta affluenza e non voleva creare troppo disagio. Rimarremo a volare su Roma, Milano e Napoli fino a ottobre 2024 perché abbiamo firmato un contratto secondo il quale dovevamo garantire questi voli per un anno. Fosse per noi ce ne andremmo anche domani mattina, ma non lo faremo perché noi i contratti li onoriamo. Poi sul resto della vicenda si esprimeranno i giudici».

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Intrieri mostra la pec del 25 ottobre con la quale Atim proponeva un nuovo accordo di sponsorizzazione da un milione di euro

Eppure le cose non erano iniziate male, secondo la ricostruzione di Intrieri. «Si è cercato soltanto di denigrare un’operazione che poteva essere importante per il territorio e per lo scalo, a partire da Atim, che l’ha svilita e resa quasi una farsa, e poi da certa stampa che ci è stata addosso per qualsiasi cosa: evidentemente c’è qualcuno che aveva sin dall’inizio una certa ostilità nei fronti di questa operazione – aggiunge l’ad – Aeroitalia ha cancellato qualche volo a dicembre e ci sono stati problemi tecnici, questo è vero: purtroppo sono cose che succedono. Nessuno però ha scritto che a ottobre e novembre abbiamo volato con una regolarità del 100% e una puntualità dell’89%. A Capodanno abbiamo volato con zero passeggeri, con tutto ciò che ne consegue. Parliamo di voli con una media di 12-13 passeggeri su 68 posti disponibili, ad Ancona praticamente solo la tratta con Catania, che però è un aeroporto molto particolare e frequentato, fa buoni numeri. Dico tutte cose altamente documentate e circostanziate».

Margini di manovra per recuperare la situazione sembrano ormai non essercene. «Nessuno vieta, una volta scaduto questo bando, a Regione e aeroporto di redigerne un altro e iniziare un rapporto con altre compagnie, ci mancherebbe – finisce Intrieri – dispiace perché altrove queste operazioni sono andate benissimo. In Sardegna e in Sicilia vanno così bene che ora, visto lo stretto rapporto che si è creato, sponsorizziamo anche squadre sportive locali. Fra qualche mese iniziamo un’operazione simile a Perugia, partendo con i voli per Milano e poi lavorando su un paio di tratte con la Sicilia. Lì però c’è una Regione che ha avuto un atteggiamento molto diverso rispetto a quella marchigiana. Ad Ancona sicuramente restiamo fino a ottobre 2024, come già detto, e lo faremo in perdita. Avremmo voluto che le cose andassero diversamente, ma abbiamo preso solo schiaffoni sin dall’inizio».

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Maurizio Mangialardi

Nel frattempo, sulla questione aeroporto è tornato alla carica sulla questione della mancata produzione da parte dell’Atim dei contratti siglati anche il consigliere regionale Pd Maurizio Mangialardi. «Dopo ben due mesi, messo alle strette dalle richieste pressanti delle opposizioni, Buschini finalmente cede ed è costretto oggi a promettere che produrrà ai consiglieri regionali il contratto stipulato con Aeroitalia – dice Mangialardi – non lo avremmo mai visto quel contratto se non lo avessimo preteso con determinazione e fermezza. Come ovvio, se risulterà che in quel contratto è prevista la corresponsione di somme di denaro, si paleserà una vergognosa bugia rifilata ai cittadini marchigiani dalla giunta Acquaroli e da Atim, a cui non potranno che seguire le immediate dimissioni di Buschini, Brandoni e Acquaroli. Ingenuamente avevamo criticato il presidente Acquaroli, credendo che si riferisse a record positivi: sembrava veramente assurdo, visti gli innumerevoli problemi, disagi, difficoltà che affliggono l’aeroporto Sanzio da tre anni a questa parte. Dobbiamo invece ricrederci: parlava evidentemente di record negativi e in effetti da questo punto di vista il 2024 sarà veramente l’anno dei record».

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Il contratto di sponsorizzazione sottoscritto da Atim e Aeroitalia

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La pec con la quale Atim propone un’ulteriore sponsorizzazione da 1 milione di euro ad Aeroitalia

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