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«Suo nipote è nei guai,
gli servono dei soldi»:
nonni truffati, gli portano via 5mila euro

ANCONA - Vittima una coppia di 87 e 83 anni, contattata al telefono. Indaga la polizia, che ricorda di chiamare le forze dell'ordine al primo sospetto

Vittima della truffa sono stati ancora una volta gli anziani (Archivio)

Ancora una truffa ai danni di anziani.
L’ultima, è stata messa a segno ieri, in via Marsigliani, dopo che la coppia di coniugi di 87 e 83 anni, erano stati contattati al telefono da un truffatore che aveva finto di essere il loro nipote influenzato.
Con questa scusa, ha chiesto al ‘nonno’ di andare a ritirare una pseudo raccomandata, per suo conto, alle Poste.
L’uomo è dunque uscito di casa ma, nel frattempo, un ulteriore chiamata alla quale ha risposto la donna, sola in casa, spiegava che il nipote doveva versare una somma per non incorrere in conseguenze penali e che un amico sarebbe andata a ritirarla.
Poco dopo, al campanello ha suonato una persona. La donna, non avendo contanti in casa, ha dunque consegnato alcuni gioielli e oggetti d’oro per un valore di 5mila euro, convinta che ciò sarebbe servito a tutelare il nipote. Il truffatore, che ha potuto agire senza alcun intralcio, si è quindi allontanato.
Successivamente, quando il marito è tornato a casa, ha spiegato alla moglie che alle Poste non vi era alcuna raccomandata da ritirare e, da ciò, si è capito che entrambi erano stati truffati.
Contattata la polizia e denunciato l’accaduto, gli agenti hanno avviato le indagini.
Si tratta dell’ennesima truffa messa in atto per carpire la buona fede degli anziani.
La Polizia di Stato, da sempre accanto alle fasce deboli, invita i cittadini a parlare con i propri anziani, familiari, vicini di casa, per metterli in guardia da possibili raggiri. Bastano pochi consigli per aiutare a difendersi. In particolare, è fondamentale contattare immediatamente il 112, anche al primo sospetto. È importante non consegnare denaro, né oggetti di valore e se nella conversazione viene menzionato un familiare in difficoltà, prima di fornire informazioni personali, è importante rivolgersi alla Polizia di Stato che saprà fornire supporto ed aiuto immediato. Un’altra precauzione importante da adottare è quella di non aprire la porta di casa a sconosciuti, anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende pubbliche, avvocati o appartenenti alle forze dell’ordine.

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