di Antonio Bomba
Mercato delle Erbe. Un’opera di riqualificazione urbana che potrà aver luogo grazie ai 5,8milioni di fondi Pnrr ottenuti dalla precedente amministrazione. Tuttavia, come ogni opera finanziata dal Next Generation Eu, occorrerà procedere spediti con i lavori, rispettando in modo certosino i tempi imposti dall’Europa, con tanto di verifiche intermedie. Altrimenti ciao ciao fondi.
Tutto questo tenendo bene a mente che, con gli esercenti della ‘Piazza’ che hanno deciso di restare dentro al mercato stesso mentre la ristrutturazione avrà luogo, occorrerà di volta in volta separare il cantiere stesso dalla zona dei commercianti per isolare questi ultimi e impedire che rumori e polveri contaminino loro, i prodotti in vendita e i clienti. D’altro canto, che sarebbe stata un’opera per mille motivi complessa, lo si sapeva e se ne sta avendo conferma ogni giorno di più.
Fatte tutte queste dovute premesse il piano prevede diversi step che l’assessore ai lavori Pubblici Stefano Tombolini ha reso note ieri.
Durante la prima fase dei lavori, la cui durata è stimata in 4 mesi, al piano terra si procederà con la realizzazione della nuova scala di emergenza esterna, dei locali tecnologici e con la ristrutturazione dei locali posti al lato nord. Verranno completante rinnovati anche i servizi igienici così come i vani dell’ascensore. Prima di tutto questo però, il banco di ortofrutta a nord della piazza verrà spostato. In questa ‘finestra’ è anche prevista la ristrutturazione della stoccafisseria. Nel frattempo al primo piano si predisporranno le aree per ospitare successivamente ortofrutta e pescherie.
Passando alla fase 2, la cui durata è stimata in 8 mesi, si inizierà da dove si era completata la prima trance. Pertanto si completeranno i nuovi box per ospitare i già citati esercenti di ortofrutta e prodotti ittici. Dopodiché via al restauro dei pilastri in acciaio, alle nuove fognature con tanto di riconnessione degli scarichi realizzati nella prima fase e il rifacimento delle pavimentazioni. Durante i lavori interni si avvieranno anche i restauri delle facciate in muratura e in acciaio e degli infissi.
Infine la fase 3 che sarà anche la più lunga visto che per completarla è stato stimato un anno intero. In questo arco di tempo al piano terra fruttivendoli e pescherie torneranno nei propri spazi ormai ristrutturati. Ciò vuole anche dire che occorrerà modificare i confinamenti del cantiere. Un punto che vi avevamo spiegato nella premessa. Questa lunga fase sarà anche utile al restauro delle scale e della facciata principale. Inoltre, durante l’esecuzione dei lavori al piano superiore, verranno ristrutturati i locali commerciali al piano terra. Tornando però al primo piano, qui si assisterà al restauro dell’intera copertura, con sostituzione dei pannelli opachi e trasparenti con prodotti conformi alla normativa di prevenzione incendi, alla ristrutturazione delle aree commerciali dedicate alla ristorazione, alla realizzazione degli spogliatoi e dei servizi igienici.
Terminati tutti i lavori si procederà con lo smontaggio delle impalcature e si rifiniranno le coperture delle pescherie.
Ricordiamo che nelle intenzioni dell’attuale amministrazione Il Mercato delle Erbe dovrà diventare un contenitore destinato ad attività commerciali e di ristorazione, oltre che manifestazioni nella parte inferiore della struttura negli orari di chiusura del mercato. Tra gli obiettivi vi è anche quello di avere un luogo destinato non solo alla vendita dei prodotti alimentari, ma che possa diventare passo dopo passo un nuovo luogo d’incontro contemporaneo, identificato come una vera e propria piazza coperta che tenga conto dell’efficienza tecnico-economica da una parte e della sostenibilità ambientale e sociale dall’altra.
Altro obiettivo della riqualificazione, una volta che tutti i lavori saranno terminati, sarà quello di promuovere le eccellenze del territorio non solo anconetano, ma di tutte le Marche, andando a formare nelle intenzioni dell’amministrazione «un centro di aggregazione e un presidio della “marchigianità” nel campo enogastronomico», con tanto di aperitivi, cene e altre formule che possano creare aggregazione.
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