Il comune di Osimo ha ricevuto oggi pomeriggio una missiva dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in merito ai fondi per la bretella tra via Sbrozzola e via d’Ancona per i quali si era chiesto una deroga, come concordato dalla Regione dopo udienza davanti al Tar. «Nel testo che ci è pervenuto – spiega in una nota il sindaco Simone Pugnaloni – c’è un capoverso di dubbia interpretazione che richiede un ulteriore approfondimento per essere certi che quei 2.485.000 euro siano effettivamente ancora a disposizione della Regione, che nel 2019 li aveva impegnati per il comune di Osimo per fare la bretella, utile a migliorare il collegamento dalla città al nuovo ospedale all’Aspio, rappresentando al contempo l’innesto della futura variante a nord di Osimo. Il Mit spiega che l’intervento in questione è privo di obbligazione giuridicamente vincolante al 31 dicembre 2022. Su questa interpretazione si innesta il dubbio per cui il Comune rispettando l’obiettivo finale della conclusione lavori a giugno 2026 richiedeva il mantenimento dei fondi».
Su questo dettaglio Pugnaloni e l’Ufficio legale del Comune basano la loro interpretazione. . «Il mio appello e’ che comunque Regione e Comune dovranno assolutamente trovare una soluzione per realizzare un’opera viaria così importante, legata ad un ospedale, il nuovo Inrca di Camerano, voluto dalla Regione e finanziato dallo Stato stesso. – ricorda il primo cittadino di Osimo – Tuttavia, in un paragrafo della missiva pervenuta oggi il Mit spiega che rimangono finanziati solo quei fondi che rientrano in alcune fattispecie, ovvero per importi superiori ai 25 milioni di euro o compresi nei Contratti Istituzionali di Sviluppo.- chiarisce Pugnaloni – Secondo una nostra interpretazione quelle risorse, previste nel programma del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, rientrano nella fattispecie dei Contratti Istituzionali di Sviluppo, per i quali, pur senza obbligazioni giuridicamente vincolanti, non è previsto il definanziamento. In sostanza sarebbe possibile una proroga dei termini come questa dal Comune e realizzare l’opera con quelle risorse. Per averne certezza abbiamo inviato una nuova nota al Mit per chiedere una ulteriore delucidazione in merito e fugare ogni dubbio».
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