di Antonio Bomba
No all’autonomia differenziata. Un progetto definito «spacca Italia» da parte di Rifondazione Comunista e che pertanto a esso si oppone protestando. E visto che la discussione in senato prenderà il via domani, il tema è più attuale che mai.
«Il 16 Gennaio – si legge nel comunicato stampa inviato dal Partito della Rifondazione Comunista della provincia di Ancona – prenderà il via al senato la discussione sul progetto di legge voluto dal governo Meloni, ma in particolare dal ministro Roberto Calderoli e dalla Lega, sulla realizzazione di autonomia differenziata da concedere ad alcune regioni demandando a queste e ai relativi governatori, legislazione su alcune materie fondamentali e a cui lo stato delega la gestione».
Entrando nel clou della questione, il messaggio prosegue facendo notare come, a loro modo di vedere i Lep, cioè «i Livelli essenziali delle prestazioni inseriti nella finanziaria del 2023 altro non sono che specchietti per le allodole per manipolare parlamento e opinione pubblica che così vedranno in questo Ddl una buona legge di ridefinizione delle competenze che lo stato demanda alle regioni. Ma noi – proseguono – sappiamo bene che non è così. Il ddl Calderoli è deleterio e spezzerà l’unità della Repubblica creando di fatto venti micro stati, con diversificazioni nel campo della legislazione e non solo, consolidando culture locali separatiste ed esclusive».
Tutto ciò, è sempre opinione di Rc «è ovviamente abbinato alla “madre di tutte le riforme” come le ha definite la premier Meloni ovvero il premierato forte che punta a scardinare l’essenza e la forma della Repubblica nata dalla resistenza antifascista, con la scusa di governi più stabili. A questi due progetti assurdi, aggiungiamoci anche la voglia di una parte della maggioranza di governo di ripristinare le fallimentari gabbie salariali che andranno a colpire i lavoratori delle regioni del sud e quindi notoriamente i più fragili, ripristinando di fatto le norme abolite alla fine degli anni 60».
Per tutti questi motivi, proseguono a spiegare «Contro il progetto, definito dai molti comitati che in questi mesi si sono venuti a formare, in primis il Comitato ‘No Ad’ per il ritiro di ogni autonomia differenziata, l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti, il giorno 16 gennaio verranno effettuate manifestazioni in molte città d’Italia di fronte alle prefetture per chiedere lo stop a questo deleterio progetto di legge e denunciare quanto sta avvenendo».
Pertanto «anche noi del Partito della Rifondazione Comunista della provincia di Ancona riteniamo doveroso dire la nostra su questa questione fondamentale per i diritti dei cittadini, in primis quelli già provati da crisi economica e caro vita. Sosteniamo le manifestazioni in corso e ci uniamo alla protesta, perché non venga portato a compimento questo progetto incostituzionale e fermare l’assalto delle destre alla nostra repubblica unita».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati