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Disturbi alimentari, protesta in piazza
«Ricoverati 100 minori in un anno,
intervenite o finirà in tragedia» (Foto)

ANCONA - Michele Severini, direttore del Centro regionale per i disturbi del comportamento alimentare del Salesi fa il quadro della situazione: «Da noi arrivano ragazzi e ragazze in fase acuta, il nostro intervento salvavita viene fatto con grandi difficoltà. Su questi giovani bisogna investire, se guariscono vanno lontano». Il medico ha partecipato questo pomeriggio alla manifestazione per chiedere il rifinanziamento dell'apposito fondo

La manifestazione in piazza Roma

di Alessandra Pierini (foto di Giusy Marinelli)

«I disturbi alimentari sono una epidemia nella pandemia, se non si interverrà subito e con fondi adeguati, la tragedia è dietro l’angolo». Bastano poche parole per rendere la gravità della situazione allo psichiatra Michele Severini, direttore del Centro regionale per i disturbi del comportamento alimentare di Ancona del Salesi.

Michele Severini, direttore del Centro regionale per i disturbi del comportamento alimentare di Ancona del Salesi

E’ la realtà che vive ogni giorno e che negli ultimi 12-13 anni, da quando è arrivato al Salesi, si è enormemente aggravata. «Allora – ricorda – si facevano tre o quattro ricoveri l’anno, nel 2023 abbiamo superato i cento ricoveri». Nel Centro regionale del Salesi, dedicato a ragazzi e ragazze fino a 14 anni, ci sono tre posti letto per i ricoveri.
«I pazienti che ricoveriamo – spiega Severini – sono in fase acuta, possono manifestare un forte problema organico come non riuscire a mangiare e bere o anche un problema psichiatrico, alcuni sentono voci che li spingono a non mangiare o a farsi del male. C’è anche chi ha tentato il suicidio o minaccia di suicidarsi. I ricoveri nei tre letti del Salesi sono definiti salvavita eppure c’è un solo medico strutturato e si lavora con enormi difficoltà».

Il dottor Severini con Alessandro Fucili del Ceis

Tutto questo avviene in una situazione di cronica mancanza di personale e in condizioni complicatissime per chi lavora. Il governo Meloni ha deciso di tagliare il Fondo disturbi alimentari che è quello che consente di affrontare queste problematiche, anche prima di arrivare a questo punto. Nel question time di mercoledì il ministro Orazio Schillaci ha garantito che il fondo in parte, per 10 milioni, sarà reintegrato, ma il dottor Severini assicura che non è sufficiente: «I disturbi alimentari devono essere inseriti nei Livelli essenziali di assistenza e devono essere autonomi, non possono vivere delle briciole dei fondi per la salute mentale che sono già ridotti all’osso. Ci vuole lungimiranza, come quella che ha avuto l’azienda Ospedali Riuniti quando ha attivato questo reparto in linea con la legge regionale che era stata approvata nel 2020. E’ l’unico reparto di questo genere nelle Marche, il più vicino è a Bologna».

Quando parla di Fondo per i disturbi alimentari, il dottor Severini parla di investimento: «Questi ragazzi e queste ragazze, se accedono alle cure, possono guarire senza conseguenze. Una volta guariti, grazie alla loro sensibilità e alla capacità percettiva, andranno lontano. saranno produttivi e su di loro bisogna investire. Invece, se la malattia persiste e cronicizza può produrre disabilità importanti. La politica deve essere sensibile e capire di cosa c’è bisogno, se no aspettiamo la prossima tragedia».
Michele Severini ha partecipato questo pomeriggio ad Ancona alla manifestazione per chiedere di rifinanziare il Fondo disturbi alimentari. Nonostante la pioggia in piazza Roma si sono riuniti giovani con cartelli e striscioni che hanno manifestato le loro ragioni.

Taglio al fondo disturbi alimentari: studenti in piazza ad Ancona Italia Viva lancia una petizione

La manifestazione di questo pomeriggio

 

 

 

 

 

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