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Acquista un’auto usata su Facebook,
e viene truffato per oltre 3mila euro:
scoperto e denunciato un 21enne

JESI - La vittima, un 67enne, alla continua richiesta di denaro per sbrigare pratiche fantomatiche, si è insospettito rivolgendosi agli agenti del Commissariato che hanno immediatamente avviato le indagini

Gli autori della truffa sono stati scoperti dalla polizia (Archivio)

Era interessato all’acquisto di un’auto usata e consultando Facebook aveva trovato una Peugeot 408 al prezzo di 5mila euro.
L’acquirente, un 67enne, venne poi ‘rassicurato’ dal venditore che gli aveva spiegato come tutto fosse a posto e che l’auto con tutti i documenti amministrativi sarebbe stata consegnata entro 4 giorni.
La vittima ha quindi effettuato un primo pagamento dell’importo di 900 euro comprensivo delle spese di trasporto dell’auto dalla Germania verso l’Italia, tramite bonifico bancario. Successivamente il venditore, tramite un numero tedesco, ha comunicato che l’auto risultava ferma alla dogana e per trasportarla in Italia occorreva un altro bonifico con la causale “pagamento tasse d’importazione” dell’importo di 1.630 euro.
La vittima ha quindi provveduto ma, pochi giorni dopo, il venditore tramite la messaggistica di Facebook, ha chiesto altri 700 euro per completare, a suo dire, la registrazione della targa. Anche in questo caso, il 67enne ha pagato, stavolta, su richiesta, tramite una ricarica Postepay.
I problemi però non finiscono e la settimana successiva, il venditore ha segnalato che la Peugeot stata fermata dalla polizia e che avrebbe dovuto sborsare altri 830 euro come cauzione per affrancare l’auto, sempre tramite ricarica Postepay.
A questo punto il 67enne ha capito di trovarsi davanti a un probabilmente raggiro, per cui non ha effettuato alcun pagamento ma si è rivolto agli agenti del Commissariato per sporgere denuncia.
Gli accertamenti portati avanti dagli agenti hanno permesso di riscontrare che i bonifici bancari erano avvenuti sul conto accesso presso una banca tedesca e veniva pertanto richiesta, tramite il servizio antifrode, la procedura di recall ovvero il ristorno finalizzato alla restituzione della somma di denaro accreditata in quanto compendio di truffa consumata.
Riguardo ai pagamenti avvenuti mediante ricarica, si è risaliti all’intestatario della carta: un 21enne casertano, con precedenti legati a truffe dello stesso tipo perpetrate in danno di altri cittadini e denunciato per truffa.

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