facebook rss

Proteste per i campi fotovoltaici
di Monterosso stazione,
«decide la III Commissione regionale»

SASSOFERRATO - Domani si riunirà per vagliare la proposta di legge regionale che dovrà poi essere licenziata dall'Assemblea legislativa delle Marche. Il consigliere regionale Carlo Ciccioli avverte: «Se avvenissero fughe in avanti prima dell’approvazione della nuova normativa, mi recherò personalmente alla Procura della Repubblica a presentare formale denuncia»

Carlo Ciccioli

 

«Se corrisponde al vero che la Conferenza dei Servizi avrebbe maturato una volontà di autorizzazione, ma allo stato, ad oggi, non ha ancora formalizzato tale decisione, in merito alla realizzazione del progetto per l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra, “Sassoferrato 1” e “Sassoferrato 2” nell’area industriale sovracomunale di Monterosso Stazione, tale decisione sarebbe assolutamente gravissima per svariati motivi. In primis, perché la III Commissione Consiliare permanente della Regione Marche (“Governo del territorio, ambiente e paesaggio”) è in dirittura di arrivo per quel che riguarda la proposta di legge, che poi dovrà essere discussa e approvata in aula, sulla definizione delle aree idonee per la realizzazione di impianti fotovoltaici sul territorio regionale». A tornare sulla questione che agita il comitato Monte Strega, è il consigliere regionale Carlo Ciccioli (FdI). Domani  si riunirà la III Commissione regionale dove la proposta è all’ordine del giorno e si potranno conoscere le tempistiche più veritiere rispetto a questa approvazione. La Commissione dovrebbe vagliare la proposta di legge sulle aree idonee per gli impianti di fotovoltaico con moduli a terra sul territorio regionale che dovrà poi essere licenziata dall’Assemblea legislativa delle Marche. Normativa in linea con la protesta del Comitato che ha raccolto circa 3mila firme proprio per chiedere di fermare il progetto.

«In secondo luogo, perché appare molto singolare questa improvvisa accelerazione, quando il fronte comune verso il “no” a questo progetto è stato espresso a più riprese dalle Istituzioni con delle mozioni di contrarietà, votate all’unanimità, dagli enti coinvolti nella Conferenza dei Servizi: il Comune di Sassoferrato, la Provincia di Ancona e la Regione Marche. – prosegue nella nota Ciccioli – Sarebbe come se i tecnici si oppongano alla volontà politica degli enti. In terzo luogo, la richiesta di ulteriore documentazione paesaggistica della Soprintendenza “Archeologia, Belle Arti e Paesaggio” della Provincia di Ancona, ritenuta necessaria dalla stessa Soprintendente Cecilia Carlorosi ed espressa con un’apposita missiva, per poter esprimere il proprio parere di competenza. Quarta ed ultima motivazione, gli impianti vengono a collocarsi vicinissimi ai torrenti esondati nel corso dell’alluvione del settembre 2022 che ha devastato la frazione di Monterosso Stazione, apportando notevolissimi danni, per cui è evidente che si è in presenza di un grave rischio idrogeologico. Penso, dunque, che non siano necessarie fughe in avanti. Se queste avvenissero, mi recherò personalmente alla Procura della Repubblica a presentare formale denuncia» promette il consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli.

 

Fotovoltaico a Sassoferrato, Sgarbi: «No a questo scempio ambientale e paesaggistico»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X