facebook rss

Nuova antenna in via Tonnini,
il sindaco: «Dato mandato
agli uffici di fare ricorso al Tar»

OSIMO – Dopo l’incontro pubblico di ieri pomeriggio, Simone Pugnaloni ha ricordato che «con l’azienda di telecomunicazioni era stata proposta la torretta del San Carlo ma l’esito della vulnerabilità sismica non lo ha concesso, abbiamo poi proposto sia il maxipark che l’area sosta camper sotto al maxiparcheggio ma evidentemente è stata preferita quella zona agricola presa in affitto da un privato». Le reazioni di Tommaso Spilli (Ecologia e Futuro), Stefano Simoncini, Monica Bordoni e Gilberta Giacchetti (Liste civiche)

L’area dove sarà installata la nuova antenna di telefoni mobile per Osimo, in via Tonnini, nel quartiere della Sacra Famiglia

 

«L’Amministrazione comunale farà il possibile per tutelare la salute pubblica e rispondere alle richieste dei residenti in merito alle nuove antenne che verranno installate sul territorio osimano. Quella nuova di via Fosso a San Biagio è il primo caso nel quale il Comune, difeso dal legale Andrea Galvani, ha fatto ricorso al Tar, purtroppo perdendolo. Questo perché il privato può scegliere un luogo pubblico per l’antenna rispettando in quel caso il regolamento comunale da noi approvato, ma se sceglie un luogo privato può installarla liberamente e non possiamo opporci se tutto l’iter è regolare e se c’è il via libera dell’Arpam. Abbiamo fornito già allora tutti i documenti del ricorso al Tar ai cittadini della zona attigua». A parlare è il sindaco Simone Pugnaloni dopo l’incontro pubblico, svolto ieri pomeriggio con i residenti di via Tonnini per ascoltare le loro preoccupazioni per l’istallazione di una nuova antenna per le telecomunicazioni.

Per quanto riguarda via Tonnini, zona Sacra Famiglia, il sindaco garantisce che verrà «dato mandato stamattina agli uffici di fare ricorso al Tar, sarà difficile avere un esito diverso ma lo faremo per dare ascolto ai cittadini incontrati ieri in assemblea e non lasciare nulla di intentato. Con l’azienda avevano proposto la torretta del San Carlo ma l’esito della vulnerabilità sismica non lo ha concesso, abbiamo poi proposto sia il maxipark che l’area sosta camper sotto al maxiparcheggio ma evidentemente ha preferito quella zona agricola presa in affitto da un privato. La legge dello Stato consente alle compagnie telefoniche, una volta ricevuti i pareri necessari, di fare una semplice comunicazione di inizio lavori al Comune e avviarli anche solo 24 ore dopo, come successo in questo caso».

Ieri nel corso dell’assemblea con i residenti, il sindaco ha chiarito che «il Comune non ci guadagna nulla dall’arrivo di nuove antenne in zona privata, solo se ubicata in zona pubblica, riceve un quantum per fare analisi nelle famiglie e per fornire dati sull’elettromagnetismo ai residenti della zona. Come primo cittadino sono disponibile a partecipare a qualsivoglia iniziativa proposta dai residenti per manifestare la legittima preoccupazione. L’iniziativa e’ organizzata per mercoledi ore 11 concordata con chi era presente ieri . Oltre a presentare ricorso al Tar chiederemo alle autorità competenti coinvolte di assicurare quantomeno un monitoraggio dell’eventuale inquinamento elettromagnetico con verifiche 2-3 volte all’anno in modo da fornire rassicurazioni ai residenti più prossimi all’impianto» ha concluso.

L’antenna per etelecomunicazioni mobili in fase di installazione in via Tonnini a Osimo

Scettico il capogruppo consiliare  di minoranza, Stefano Simoncini (Liste civiche) che sui social osserva come «spuntano antenne per telefonia come funghi. L’amministrazione Pugnaloni & Glorio ha autorizzato, senza dire niente alla cittadinanza, due antenne per telefonia mobile (o altro?) In via Tonnini e via del Fosso. Proprio come avvenuto a Casenuove. Bell’esempio di partecipazione democratica, di condivisione della gestione del territorio con la popolazione residente. Noi abbiamo sempre portato le diverse questioni all’attenzione dei vari consigli di quartiere per informare e per decidere assieme. Osimani, Su la Testa, le elezioni comunali sono vicine». Una replica diretta a queste dichiarazioni è arrivata dal consigliere comunale di maggioranza Tommaso Spilli (Ecologia e futuro).«Mi dispiace vedere che da parte tua, Stefano, c’è sempre la volontà di comunicare alla cittadinanza delle questioni non veritiere. L’incontro di ieri era pubblico saresti potuto venire ad ascoltare le parole dell’Amministrazione e del tecnico comunale, figura totalmente apolitica, così avresti potuto comunicare le cose in maniera più precisa.- ha scritto Spilli – L’Ente che rilascia l’autorizzazione del caso è l’Arpam che ha calcolato tramite modelli matematici l’impatto di quell’antenna di data potenza nell’area. Avendo riscontrato che l’antenna rientra all’interno degli standard di legge ha rilasciato il nulla osta all’installazione ed il Comune non può opporsi. Il comune di Osimo si è dotato ormai da 2 anni del Piano antenne che è un regolamento che individua alcune aree di Osimo come “consigliate” per l’installazione di queste antenne. Questo regolamento però non può obbligare i colossi della telefonia a installare le antenne solo in quei punti in quanto queste infrastrutture rientrano tra “impianti di prima necessità” e quindi hanno la priorità su quasi tutti i vincoli e restrizioni legislative».

Spilli ha ricordato inoltre che «l’amministrazione ha intrapreso numerosi incontri con responsabili dell’azienda consigliando l’installazione in 3 diversi punti attorno alla macro zona individuata» e che «l’atto del procedimento di installazione è stato pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Osimo, quindi era visibile da tutti i cittadini. Successivamente all’arrivo dell’atto l’amministrazione ha comunque riproposto di cambiare luogo all’azienda che si è però nuovamente rifiutata. L’amministrazione ha provato in ogni modo ad evitare l’installazione dell’antenna in posti non indicati dal Piano antenne proponendo altri 3 posti alternativi. Nessuno di noi vuole un’antenna vicino casa che è esteticamente terribile, rovina il paesaggio, deprezza le proprietà e desta pericoli per la salute. Siamo stati e saremo sempre dalla parte dei residenti» conclude il consigliere comunale di Ecologia e Futuro.

da sin. Monica Bordoni e Gilberta Giacchetti

Le coordinatrici delle Liste civiche Monica Bordoni e Gilberta Giacchetti sono invece andate direttamente in loco per visionare la situazione che ha subito messo in allarme chi dovrà vivere sotto l’antenna. «La questione più grave è che l’Amministrazione comunale – sostengono in una not – con il sindaco in testa non abbia avvisato la popolazione di quanto stava per accadere, e che i cittadini si sono trovato davanti al fatto compiuto. L’amministrazione sapeva da diversi mesi di questo progetto e in questo arco di tempo non ha trovato modo di discuterne e di confrontarsi per tempo con i residenti che hanno visto iniziare i lavori senza che nessuno li avesse avvertiti di quanto stava accadendo».

Il sindaco ha incontrato la popolazione spiegando che il Comune, pur avendo un proprio regolamento, non può opporsi alle direttive nazionali. «E’ verso solo in parte – ribattono Bordoni e Giacchetti – Innanzitutto il sindaco è la prima figura cittadina e deve far valere il proprio incarico tra cui quello di curare la salute pubblica delle propria comunità, quindi avrebbe dovuto informare la popolazione per un corretto iter del progetto ed infine industriarsi realmente per verificare se ci fosse un’area più idonea per l’installazione dell’antenna. Di tempo ne aveva a disposizione senza che si facesse montare la preoccupazione dei cittadini che si sono svegliati con i lavori sotto casa». Le Liste civiche sono in campo per tentare di fermare questa operazione e si vedranno con gli stessi cittadini il 28 febbraio per verificare se esistano altre possibili soluzioni a quella del momento che viene scartata d’impeto dai residenti di via Tonnini.

 

Nuova antenna di telefonia mobile in via Tonnini, i residenti allarmati incontrano il sindaco

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X