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Truffa del finto figlio nei guai:
77enne consegna oro e fedi per 25mila euro,
scoperti e arrestati due 20enni

ANCONA - Con una chiamata fatta camuffando la voce, il malvivente aveva chiesto aiuto alla 'mamma' dicendo di avere un grosso debito e che di lì a poco avrebbe mandato una persona a prendere i gioielli. Una volta scoperto il raggiro e avvisata la polizia, gli uomini della Squadra Mobile dorica e del Commissariato di Osimo hanno individuato gli autori

La refurtiva

Due truffatori, poco più che 20enni, di origini campane, sono stati arrestati nel pomeriggio di ieri dai poliziotti della Squadra Mobile di Ancona e dai colleghi del Commissariato di Osimo.
Tutto ha avuto inizio quando una 77enne di Castelfidardo è stata contattata al telefono, nella tarda mattina, da un uomo che si era spacciato per suo figlio, camuffando la voce con la scusa di essere raffreddato.
In questo modo, ha chiesto aiuto alla donna in maniera disperata, dicendo di trovarsi nei guai perché debitore di una somma di denaro.
Il finto figlio si è messo poi a supplicare la ‘madre’ di aiutarlo, chiedendole di pagare l’ingente somma a un corriere (suo complice ndr) che di lì a poco si sarebbe presentato a casa sua per prelevare il denaro.
Alla donna, una volta risposto che non aveva tutto quel denaro, è allora stato detto che sarebbero andati bene anche i gioielli.
Una volta d’accordo, ecco il finto corriere che suona alla porta per farsi consegnare mezzo chilo di gioielli per un valore di 15mila euro ed un rolex da 10mila. Infine, pur di ‘aiutare’ il figlio, si è sfilata e ha consegnato anche le fedi delle nozze d’argento e d’oro.

Solo successivamente, sentito il figlio, ha capito del vile inganno e subito è stata chiamata la polizia.
Agenti della Mobile e del Commissariato, che da diversi giorni stavano indagando sul gruppo malavitoso, riuscendo a intercettare la Opel a bordo della quale viaggiavano i due truffatori e, successivamente, a bloccarli.
Uno dei due è stato bloccato ad una fermata degli autobus di linea, vicino alla stazione, nel procinto di partire di lì a poco per Napoli. Perquisito, addosso aveva gran parte della refurtiva rubata alla vittima. L’altro, invece, alla guida dell’auto utilizzata per compiere il delitto, è stato fermato all’altezza di Porto San Giorgio, dopo aver percorso un lungo tratto di autostrada con una pattuglia civetta della polizia alle calcagna. All’interno della macchina i poliziotti hanno trovato una sterlina in oro del valore di 700 euro, appartenuta alla donna.
Entrambi sono stati arrestati e trattenuti nelle camere di sicurezza a disposizione delle procure di Ancona e di Fermo in attesa dei giudizi di convalida.
Immediata anche la risposta del questore di Ancona: pochi minuti fa ha emesso nei loro confronti la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con il quale ordina ad entrambi di lasciare il territorio comunale e vieta ad entrambi di far ritorno per 4 anni.

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