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Addio a Giuseppe Misiti,
storico sindaco di Sirolo

LUTTO – Se n’è andato ieri pomeriggio all’età di 92 anni. Ha fatto la storia della Riviera del Conero con le sue tante battaglie: dalla chiusura del Passo del Lupo, alle multe per i nudisti sulla spiaggia dei Sassi Neri. Domani il funerale nella chiesa di San Nicola. Il cordoglio di Filippo Moschella a nome di tutto il paese: «Viene a mancare un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita alla comunità sirolese che ha sempre aiutato, anche mettendo in evidenza la peculiare identità turistica di eccellenza che oggi la contraddistingue a livello internazionale»

Giuseppe Misiti

 

Saranno celebrati domani pomeriggio, alle ore 15, nella chiesa di San Nicola a Sirolo i funerali di Giuseppe ‘Pino’ Misiti, storico sindaco della Perla dell’Adriatico, scomparso ieri pomeriggio a 92 anni. Dalle 15 di oggi, nella sala del commiato Bamiof di via I Maggio, sarà aperta alle visite la camera ardente. Primo cittadino di Sirolo dal 1975 al 1980 e poi dal 1999 al 2009, Misiti aveva ritentato la corsa elettorale nel 2019, alla scadenza del mandato amministrativo del figlio Moreno. Nella sua lunga carriera di amministratore pubblico spiccano anche gli incarichi di assessore e vice presidente della Provincia di Ancona. Nel 2015 aveva perso l’amata moglie.

A lui si deve la chiusura, nel 2005, del Passo del Lupo, percorso soggetto a frane della falesia del Conero, a tutela della pubblica incolumità. Un’ordinanza che ancora oggi è in vigore per vietare l’accesso agli escursionisti che tentano di avventurarvisi. Il sindaco Misiti aveva anche combattuto a suon di multe salate, la presenza dei nudisti sulla spiaggia dei Sassi Neri. Un politico di di caratura, arguto e lungimirante, a volte polemico e provocatore ma stimato anche dagli avversari, che ha saputo preservare la bellezza della Riviera del Conero contro la cementificazione e a favore del turismo. Anche in questo è stato anticipatore del nuovo sentire collettivo e delle regole a favore della tutela del patrimonio naturalistico. Oltre a Moreno, avvocato ed anche lui ex sindaco di Sirolo dal 2014 al 2019, Pino Misiti lascia nel dolore un secondo figlio, Massimo, dirigente in pensione ed ex segretario del Consiglio regionale.

Tante le attestazioni di affetto ed i messaggi di cordoglio giunti in queste ore alla famiglia. «Tutta l’Amministrazione Cùcomunale e la cittadinanza sono colpite profondamente dalla repentina mancanza dell’attuale consigliere comunale di minoranza Giuseppe Misiti, da sempre impegnato nell’ambito pubblico, come uno dei fondatori della Croce Azzurra di Sirolo, e in politica, ricoprendo anche l’incarico di Sindaco di Sirolo per tre legislature dal 1975 al ‘79 e dal 1999 al 2009 e di assessore e vice presidente della Provincia di Ancona. – sono le parole dell’attuale sindaco di Sirolo, Filippo Moschella – Viene a mancare un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita alla comunità sirolese che ha sempre aiutato, anche mettendo in evidenza la peculiare identità turistica di eccellenza che oggi la contraddistingue a livello internazionale».

«Con la scomparsa di Giuseppe Misiti, oltre che un amico, se ne va un politico acuto e sempre attento, un amministratore che ha speso la sua vita al servizio dei cittadini.- scrive anche il consigliere regionale della Lega ed ex sindaco di Numana, Mirko Biló – Non e’ stato solo un uomo politico, ma uno che della politica, nei tanti incarichi di prestigio che ha ricoperto, ha fatto davvero lo strumento per il bene della collettività. I miei ricordi, pensieri vanno ad alcuni periodi di collaborazione, entrambi Amministratori di due bellissime città, Numana e Sirolo, tantissime sono state le attività finalizzate al bene delle nostre comunità. Esprimo il cordoglio della mia famiglia che si stringe con affetto al dolore dei suoi figli Moreno, Massimo e rispettivi familiari. Riposa in pace caro Pino». Anche Fratelli d’Italia Numana esprime le più sentite condoglianze alla famiglia Misiti «per la perdita del caro Pino, sindaco di Sirolo per più legislature ed uno degli esponenti più importanti della politica della Riviera del Conero».

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