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Palestra delle De Amicis che odissea,
Tombolini: «Valutiamo la risoluzione
del contratto con i tre progettisti»

ANCONA - Duro sul tema l'assessore: «Non mi spiego come dei professionisti non riescano a consegnare un progetto dopo mesi e mesi di attesa. Abbiamo già applicato tutte le penali del caso. Marzo è il termine ultimo»

I lavori di demolizione della palestra delle De Amicis a fine maggio del 2023

di Antonio Bomba

Scuole De Amicis, la costruzione della relativa palestra resta un’odissea senza fine. Costruita e poi abbattuta in un lampo a primavera scorsa, a seguito dell’emergere di gravi criticità che avrebbero compromesso sin da subito la sicurezza di tutti, è ancora in attesa di essere ricostruita. Il problema, stando a quanto dichiarato oggi in consiglio comunale dall’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini, è tutto dei progettisti i quali «non riescono a fornire un elaborato che consenta alla ditta di ripartire e non me ne capacito». tanto che «il Comune ha già applicato tutte le penali del caso e di comune accordo con il sindaco Daniele Silvetti o entro marzo giungerà il progetto o procederemo alla risoluzione del contratto».

Detto che la sua riprogettazione si è resa necessaria per venire incontro alla osservazioni della soprintendenza, la quale ha richiesto una struttura sensibilmente più bassa per permettere al corpo storico delle De Amicis di poter mettere in mostra il proprio cornicione, la questione ‘Palestra delle De Amicis’ è stata tirata in ballo oggi in assemblea dalla consigliera comunale di Fratelli d’Italia Maria Grazia De Angelis, la quale da oltre un anno segue i problemi legati alla storica scuola di corso Amendola: «Seguo le De Amicis da quando sono state inaugurate – ha così esordito l’esponente di maggioranza – a febbraio 2023. I marciapiedi sono stati rifatti 3 volte, la palestra è stata demolita poco dopo la sua costruzione a causa di problemi strutturali e ancora non è stata ricostruita. Questa amministrazione che si è ritrovata il problema dalla precedente giunta, cosa intende fare?».

Tombolini, franco come sempre inizia con l’ironia: «Per alcuni problemi critici, assieme al sindaco Silvetti abbiamo deciso investire delle risorse per comprare la bacchetta magica. Perché a questo punto – torna qui serio – ci sono alcuni problemi che mettono l’amministrazione nell’impossibilità di poter assumere delle soluzioni radicali» perché «queste rappresenterebbero una medicina peggiore della malattia». ‘La malattia’ per l’assessore è in questo caso «un progetto approvato nel 2018 e di cui ancora stiamo aspettando dal gruppo di progettazione di poter ricevere un progetto che sia cantierabile» ciò nonostante le «nostre continue sollecitazioni intensissime per permettere all’impresa, che incomincia ad avere qualche difficoltà, visto che il cantiere è stato preso nel 2020 e, dopo 4 anni, ancora si trova in attesa di dover attuare un progetto che è pronta a completare in 8-10 mesi». Impresa che tuttavia «anch’essa era incorsa in una grave defaiance perché il corpo di fabbrica realizzato fu poi demolito».

Stefano Tombolini, assessore ai Lavori pubblici

Il nuovo progetto, come anticipato, prevede «una struttura di forma regolare a seguito di prescrizioni ricevute dalla soprintendenza architettonica, la quale ha chiesto che venga messo in mostra il cornicione esistente e che pertanto è stata ridotta nell’altezza. Sarà per questo una struttura a 2 piani». Eppure questo ancora non arriva e Tombolini nel merito non usa mezze parole e dichiara: «Sollecitiamo i professionisti di giorno in giorno, ma questi rimandano ogni volta». Da qui la decisione: «Abbiamo dato loro un termine ultimativo, che non so quanto possa essere ultimativo, ma è comunque un termine che ci dovrebbe portare a ricevere entro questa settimana un progetto cantierabile. L’impresa, già allertata, è pronta a darne corso e a iniziare i lavori».

L’assessore, sempre più aperto si lascia andare: «Vi dico la sincera verità. Non mi spiego come mai 3 professionisti non riescano a produrre elaborati che siano cantierabili. Però faccio l’assessore e le valutazioni tecnico-amministrative e giuridico-legali aspetto che le facciano altri» Anche perché «comincio a riconoscere che avviare un nuovo percorso della messa in gara del progettazione e della nuova struttura significherebbe forse allungare ancora di più i tempi».

Maria Grazia De Angelis, Fratelli d’Italia

Da qui la decisione «Con il sindaco ci siamo dati come termine fine marzo, prima di troncare i rapporti. Gli uffici hanno già applicato tutte le possibili penali del caso. Resta solo la risoluzione del contratto in danno. So che non è bella la risposta ma questo è».

A quanto si apprende sempre da Tombolini, inoltre, la direzione scolastica avrebbe chiesto di tornare in possesso dell’area quantomeno in questo periodo in cui non vi sono lavori, ma questo per l’ingegnere non può essere possibile perché «ci sono due problemi. Uno di gestione dell’area consegnata alla ditta e che non possiamo riprendere indietro perché prima di riconsegnarla alla scuola per il periodo transitorio dovremmo procedere a un’opera di bonifica che esula dal quadro economico. Poi perché dovremmo andarlo a smantellare per poter realizzare la nuova struttura fondativa e il nuovo corpo di fabbrica. Pertanto «il cantiere rimane a questo modo ed è stato solo arretrato rispetto al marciapiede».

«Immagino – è stata la contro-risposta di De Angelis – che quello che avete ereditato a lei non piaccia, ma non piace nemmeno ai ragazzi delle De Amicis che contavano moltissimo sulla palestra per la propria attività fisica. Spero per dicembre sia realizzata e spero che questo precedente sia da esempio a questa amministrazione – è la sua conclusione – per non rivolgersi a ditte poco affidabili».

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