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Ocean Viking verso Ancona con i migranti:
«Hanno bisogno di cure urgenti,
chiediamo un porto più vicino e sicuro»

SOCCORSI - Dopo lo sbarco di 25 naufraghi in condizioni critiche ieri a Catania, la nave umanitaria prosegue il suo viaggio con 336 sopravvissuti verso lo scalo dorico dove è attesa per domani pomeriggio alla banchina 19

(foto Sos Meditreranee)

 

 

Continua il viaggio verso il porto di Ancona a bordo della Ocean Viking dei migranti salvati dalla acque del Mediterraneo nei giorni scorsi. L’attracco della nave umanitaria di Sos Mediterranee alla banchina 19, è previsto per il tardo pomeriggio di domani, lunedì 18 marzo,  intorno alle ore 18. Un posticipo rispetto all’orario delle 13 inizialmente stimato. Secondo un protocollo ormai collaudato, la Prefettura di Ancona ha disposto che le procedure di identificazione dei migranti saranno svolte al Palaindoor dove verranno accompagnati in autobus. Resteranno nella nostra regione i minori non accompagnati, mentre tutti gli altri (adulti e minori accompagnati) saranno trasferiti in Lazio, Toscana e Puglia.

 Ficr e la ong sono tornate a chiedere con urgenza un porto sicuro. Ieri a Catania sono stati fatti sbarcare in barella 25 naufraghi in condizioni critiche ma il Viminale non ha accolto la richiesta di destinare gli altri 336 migranti (63 i minori)ad uno scalo portuale più vicino di quello dorico.  In queste ora l’imbarcazione sta navigando davanti alle coste pugliesi, nel tratto compreso tra Brindisi e Bari. «Dopo la morte di oltre 60 persone su un gommone nel Mediterraneo centrale, i superstiti a bordo della Ocean Viking rimangono in un limbo, lontani da un porto sicuro. I team a bordo della Ocean Viking, la nave noleggiata da Sos Mediterranee e in collaborazione con la Ficr (Federazione Internazionale della Croce e Mezzaluna Rossa), hanno effettuato quattro separate operazioni di soccorso nell’arco di 48 ore questa settimana, salvando 361 uomini, donne e bambini da condizioni pericolose in mare» si legge in una nota ufficiale.

Uno dei soccorsi ha coinvolto 25 sopravvissuti su un gommone nel quale più di 60 persone sono morte prima dell’arrivo dei soccorritori. «Queste 25 persone sono state sbarcate.- prosegue il comunicato a firma congiunta di Ficr e Sos Mediterranee – Due di loro sono state evacuate in elicottero poche ore dopo il soccorso (nonostante gli sforzi, una di esse è poi tragicamente morta in ospedale). Dopo aver chiesto urgentemente il permesso di sbarcare nel Porto sicuro più vicino, gli altri 23 sopravvissuti sono stati trasbordati, con la nave all’ancora, al largo del porto di Catania per essere sottoposti a cure mediche urgenti. Ma altri 336 superstiti degli altri tre salvataggi rimangono a bordo della Ocean Viking, che ora si sta dirigendo verso Ancona, centinaia e centinaia di chilometri più a nord».

«Questi sopravvissuti hanno bisogno di cure urgenti, e quindi di attraccare in un porto sicuro il prima possibile – spiega nella nota Jennifer Vibert, responsabile delle operazioni della Ficr – Metà dei sopravvissuti sono molto giovani – bambini o adolescenti – e molti sono stati trovati in uno stato fisico e mentale estremamente fragile. La maggior parte ha sofferto di grave disidratazione e alcuni hanno fatto ricorso all’acqua di mare. Altri hanno riportato ustioni a causa del carburante e dell’acqua di mare mescolati nel gommone. Il personale medico a bordo della Ocean Viking ha prestato cure mediche urgenti e fornito prodotti igienici, cibo e acqua. Ma i sopravvissuti hanno urgente bisogno di cure a terra».«Le vite perse e i volti segnati dalla sofferenza rendono il nostro cuore pesante. È essenziale capire cosa è successo dal momento della partenza dell’imbarcazione fino al ritrovamento dei sopravvissuti per evitare che una simile tragedia si ripeta» aggiunge Soazic Dupuy, direttrice delle operazioni di Sos Mediterranee.

«È urgente individuare un porto più vicino alla posizione attuale della Ocean Viking. Come ha dimostrato Carola Rackete, quando una legge è ingiusta, è giusto disobbedire» sottolinea in una nota l’Ambasciata dei Diritti Marche, associazione Odv, affrontando la questione dell’imbarcazione in viaggio ad Ancona. «Perché tanta disumanità? – si domanda l’associazione -. A cosa serve infliggere tanta sofferenza alle persone? C’è una sola risposta: alla propaganda della fortezza Europa… Il porto di Ancona è stato assegnato alla nave Ocean Viking, che trasporta a bordo 350 naufraghi salvati, che ora sono in condizioni di stremo fisico e psicologico, – ribadisce l’Ambasciata dei Diritti – ci sono anche numerosi minori non accompagnati e donne in stato di gravidanza. Una volta sbarcati, dovranno intraprendere un viaggio via terra in autobus».

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