«Oggi andiamo a inaugurare, a mio modesto avviso, quello che è forse il fiore all’occhiello che possiamo mettere in campo come amministrazione comunale: una control room di videosorveglianza».
Così, il vicesindaco e assessore alla polizia locale, Giovanni Zinni, ha presentato oggi al Comando delle Palombare, gli oltre 400 occhi elettronici accesi sui principali luoghi della città e le più importanti strade, tutti funzionanti.
«In questa epoca digitale – ha proseguito Zinni – i sistemi di videosorveglianza sono importantissimi. Da questo punto di vista, noi abbiamo fatto una vera e propria piccola rivoluzione, perché – ha spiegato – un conto è avere una videocamera che registra un filmato che resta lì, sconnesso da tutto il resto del sistema di pubblica sicurezza; e un conto – ha detto – è avere un sistema integrato ed efficientato. Questo ‘grande fratello’, a disposizione del Comando della polizia locale, può essere osservato in tempo reale. Una rivoluzione concreta: riuscire a guardare nell’immediatezza le immagini e segnalare, a chi di dovere, di intervenire. Ma anche – ha concluso – dotarci di qualche elemento probatorio in più, utile a chiudere il cerchio all’interno di un’indagine e non solo: incidenti stradali, spaccio, atti vandalici, degrado ed altro».
E’ stata infatti realizzata nella sala dove ha sede il Coc, il Centro Operativo Comunale, una nuova control room , con un investimento complessivo di 200mila euro, che lavora insieme alla sala centrale operativa e dove vengono visualizzate tutte le telecamere della città in tempo reale.
Presenti anche 38 modelli Ocr per la lettura delle targhe, installate nel perimetro del territorio comunale in tutte le vie di accesso; 12 quelle panoramiche (copertura a 180°); 30 le brandeggianti (copertura a 360°) e 365 le fisse. A queste si aggiungeranno, entro l’anno, altre 127 telecamere.
Quasi l’intero territorio comunale è quindi coperto dal sistema: le vie principali di transito, sia pedonali che veicolari; le piazze, gli impianti sportivi, i parchi e le aree giochi e, in particolar modo, tutte quelle zone in cui, in periodi più o meno recenti, si sono verificati fatti di cronaca e sottoposte ad una maggiore attenzione.
Oltre a questo è possibile effettuare il “playback da remoto”, ovvero l’estrapolazione di filmati per soddisfare le richieste provenienti giornalmente dai vari servizi: dalla questura, dei Comandi territoriali dei carabinieri e dal Comando della polizia locale.
La centrale per la raccolta dati è situata in Comune, al centro elaborazione dati (Ced) e, attraverso reti dedicate interne all’Amministrazione, le immagini vengono trasferite in diretta al Comando di polizia locale e precisamente alla control room.
«E’ una promessa che avevamo fatto, non solo di riqualificare il corpo di polizia locale con nuove assunzioni ma anche con nuovi strumenti – ha detto il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti -. Quella di oggi è una dimostrazione concreta che grazie al lavoro svolto dall’assessore Zinni e dell’assessore Andreoli si danno alla città strumenti di controllo, di deterrenza e verifica costante. Questo riguarda non solo fattispecie delittuose che potrebbero verificarsi ma soprattutto di prevenzione e tutela da quelle violazioni della proprietà pubblica e privata per quanto riguarda il decoro urbano».
«Si tratta di un’iniziativa importante, con uno sforzo economico ed informatico notevole che vedo con grande favore e ringrazio il Comune di Ancona per avermi dato la possibilità di avere un’arma in più nei miei compiti di coordinamento delle forze dell’ordine presenti sul territorio – ha aggiunto il prefetto, Saverio Ordine -. Mi complimento con il Comune di Ancona che con questo progetto si è posta all’avanguardia tra le città italiane».
«Sono oltre 400 gli occhi elettronici ora operativi in città – ha ribadito l’assessore all’Informatica, Antonella Andreoli – frutto di un impegno preciso per intervenire sul fronte del miglioramento tecnologico delle telecamere. Per rendere più efficace l’azione degli agenti della polizia locale, i dati provenienti dalle 38 Ocr saranno visibili anche dai dispositivi palmari in tempo reale. Con questa implementazione diamo una risposta ad una questione molto sentita dai cittadini e ringrazio il personale che ha supportato il cambiamento».
Soddisfatto anche il comandante della polizia locale dorica, Marco Ivano Caglioti. «E’ stata una sfida andata a buon fine – ha commentato -, la realizzazione della control room con la messa a regime di oltre 400 telecamere ci aiuterà a controllare tutta la città soprattutto per risolvere tutte quelle forme di degrado che riguardano la nostra città. E sapere che siamo sul territorio in questo modo costituisce un valido deterrente».
Redazione CA
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