Si affida a tre parole per sintetizzare quella che sarà la sua azione amministrativa: ascoltare, decidere e fare. Su queste parole chiave Francesco Pirani, quasi 59 anni, ex vicesindaco della giunta Simoncini, imprenditore e titolare di successo di una ditta del settore metalmeccanico a Polverigi, incentrerà tutta la sua campagna elettorale per la corsa a sindaco di Osimo alle Comunali dell’8 e 9 giugno
Il candidato per la coalizione Liste Civiche (Su la Testa, Patto Sociale per Osimo e Osimo Democratica e Solidale), Fratelli d’Italia, UdC e Noi Moderati punta anche su quarta parola, che contrassegna il mood di questa nuova compagine: unità. Pirani ha presentato ieri, 13 aprile, a Palazzo Campana il suo progetto elettorale per il governo della città, nella speranza di coinvolgere anche Forza Italia e Lega, che in questa fase della competizione elettorale sostengono la corsa a sindaco di Sandro Antonelli.
«La vittoria alle urne porterebbe una convergenza tra le istituzioni comunali, regionali e nazionali mai vista prima d’ora, con una ricaduta positiva in termini di capacità di dialogo e di gestione delle risorse economiche. Non possiamo perdere questa occasione» ha rimarcato durante il suo intervento. Un progetto politico, il suo, che parte inevitabilmente dall’esperienza di imprenditore: «Il lavoro e il contenimento delle disuguaglianze saranno i principali punti del programma. La classe media ha subito i danni maggiori dall’ultima crisi economica e necessita di investimenti in istruzione e formazione per garantire un adeguato ricambio della classe lavoratrice. La povertà, come ha detto qualcuno, non si abolisce per decreto e faremo di tutto per garantire ai cittadini la possibilità di non perdere la fiducia nel proprio territorio». Pirani ha, poi, spiegato che in veste di primo cittadino delegherà molto. «Voglio fare con l’aiuto di tutti quanti voi, ragionare come uomo solo e una donna sola il comando e non va bene» ha dichiarato ammettendo anche che le idee vanno calate in forma già inventate. «Non bisogna avere paura di adottare modelli già esistenti e di successo, basta adeguarli. Il combattere – ha detto riferendosi all’unità di intenti contro i personalismi – non porta da nessuna parte. Non possiamo permetterci di perdere una guerra per lotte intestine, per protagonisti, per paura di fare un passo indietro. Chi fa un passo indietro, chi farà un passo indietro e chi ha fatto un passo indietro è chi non ha voluto collaborare con le persone che aveva accanto. Bisogna rimettere al centro dell’azione politica e amministrativa la città e i cittadini. Si deve partire da lì: dai cittadini ».
Per la città, pertanto, sogna più turismo («Leggo che ci sono state 30mila presenze alle grotte, che nel 2007 ho inaugurato io, ma che cosa hanno lasciato quei turisti a Osimo?»), un centro storico ripopolato («perché i nuovi residenti permetteranno l’apertura di nuovi esercizi commerciali») e una Amministrazione comunale più dialogante con le realtà limitrofe («bisogna parlare con gli amministratori degli altri Comuni una cosa che non è mai stata fatta,bisogna cambiare paradigma e modo di intendere l’Amministrazione pubblica»). Francesco Pirani ha poi auspicato ad Osimo possa ritornare «l’orgoglio di sentirsi osimani. E’ una città che è una bella addormentata, che deve svegliarsi. Non so se passerà un principe azzurro. Io sinceramente non mi ritengo un principe azzurro però l’orgoglio di essere osimani deve essere la benzina da mettere in una macchina da corsa che fino ad oggi è stata guidata come una bicicletta».
All’evento a Palazzo Campana sono intervenuti i leader delle liste civiche e dei partiti che sostengono la coalizione. Sul palco si sono succeduti gli interventi di Vittoriano Solazzi (UdC), Carlo Ciccioli per Fratelli d’Italia, la presidente del circolo FdI Osimo Michela Staffolani, Lorenzo Vesprini per Noi Moderati e il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Dino Latini, ex sindaco osimano e leader fondatore delle Liste civiche Osimo. E proprio Latini ha espresso parole di fiducia nei confronti del candidato comune ricordando come questa coalizione fosse, in senso lato, già reale nell’accordo delle Regionali 2020: «Pirani è il punto di equilibrio perfetto per rilanciare le liste civiche storiche e dare una visione di ampio respiro alla città. La nostra unità ci consentirà di dare ai cittadini una visione ordinata, un progetto chiaro e sostenibile. C’è molta confusione. Pirani è l’unico candidato delle Liste civiche, quelle ‘da sempre’, che saranno lealissime, che lo sosterranno con tutta la forza che mettono in questi momenti. Rischiamo di consegnare la città a chi non ha la maggioranza un’altra volta e non sa amministrare. Si candida Glorio ma in realtà si vota ancora Pugnaloni. Io farò da gregario e ne sono contento. Vogliamo vincere su questo progetto convincendo tutti quelli che vogliono il cambiamento». Carlo Ciccioli invece la lanciato un abboccamento all’altra sponda del centrodestra assente (Lega e Fi), per una ritrovata unione se non al primo turno magari per il ballottaggio sottolineando che «c’è sempre la speranza che il buon senso prevalga. Il rischio è che tra i due contendenti il terzo goda, isolare le Liste civiche storiche era un errore, e Fdi non l’ha fatto. Auspico che al ballottaggio si ritrovino le radici comuni». Ha inoltre ricordato come il candidato sindaco, che per i prossimi 10 giorni parteciperà per lavoro a una fiera in Germania, sia sostenuto anche dal mondo della Confartigianato. Per Vittoriano Solazzi «votare Pirani è la scelta giusta», Michela Staffolani ha poi definito questa candidatura «forte e capace, per una coalizione omogenea e complementare» mentre Lorenzo Vesprini ha evidenziato come grazie all’impegno di Pirani «staremo in mani sicure».
In chiusura, Pirani ha ricordato di essere un grande camminatore: “Camminare mi fa capire quanto sia importante, a volte, prendere una strada diversa, poco battuta. Ma bisogna prendersi anche il rischio di tornare indietro e cambiarla se necessario. Questo mi ha insegnato l’esperienza da imprenditore e sarà determinante per amministrare Osimo”. Il prossimo passo nel percorso al servizio della città sarà quello che Pirani ha sancito come il primo dei suoi principi cardine: l’ascolto, e il fare del dialogo il punto di forza. E sul ballottaggio, a margine della presentazione, ha formulato il suo pronostico: «Ci arriveremo io e Michela Glorio».
(m.p.c.)
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