di Antonio Bomba
Mentre in tutta Italia tiene ancora campo la questione ‘campo largo’ del centrosinistra, progetto in parte accantonato in vista delle europee, nella provincia di Ancona dove tra un mese e mezzo sono in programma ben 29 elezioni amministrative, qualche problemino sembra registrarlo invece il centrodestra. La coalizione che governa l’Italia e la Regione Marche si presenterà infatti divisa a Osimo e Filottrano, rispettivamente città numero 1 e numero 3 in ordine di popolazione tra i comuni che andranno alle urne a giugno dalle nostre parti.
Oggi proveremo a ricapitolare i perché di queste divisioni, come sono nate e come si sono successivamente sviluppate. In ordine di tempo ha iniziato Osimo. Al centro del ‘problema’ era e resta il nome di Sandro Antonelli. Questi lo scorso anno ha vinto le primarie delle Liste Civiche di Dino Latini. Però, a metà febbraio, ha deciso di abbandonare la forza politica osimana mettendo a disposizione la propria candidatura per chiunque altro fosse interessato. Così, mentre Fratelli D’Italia ha individuato nell’ex vicesindaco Francesco Pirani una figura che potesse andar bene anche alle Liste Civiche, trovando in seguito il consenso anche dell’Udc, Forza Italia e Lega hanno preferito continuare ad appoggiare Antonelli con cui erano in corso ampie interlocuzioni da parecchio tempo, sostenendo, tra le altre cose, di non essere mai stati interpellati sulla scelta di Pirani.
E mentre entrambe le fazioni venutesi a creare valutano come un fiore all’occhiello i rapporti con la filiera istituzionale, una componente essenziale della filiera stessa non ha particolarmente digerito l’accaduto. Stiamo parlando nientemeno che del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il quale auspica che, quantomeno al ballottaggio, il centrodestra possa ricompattarsi, con un apparentamento o quantomeno con un chiaro e cristallino appoggio al candidato che andrà al ballottaggio. Un concetto ribadito negli ultimi giorni anche dal coordinatore provinciale di Fdi Carlo Ciccioli, al grido di «marciare divisi per colpire uniti». Terza forza in campo in quel di Osimo, per dovere di informazione, è Michela Glorio sostenuta da tutto il centrosinistra, compresi Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.
Un po’ più complicata appare invece la situazione a Filottrano, dove Lauretta Giulioni, sindaca uscente, si ripresenta per la terza volta trovando subito il sostegno di Udc e Forza Italia. Quantomai particolare in questa città è invece la situazione della Lega.
All’annuncio della ricandidatura di Giulioni, il segretario locale del partito Luca Natalucci ha immediatamente annunciato che non avrebbe mai sostenuto la sindaca uscente, non ritenendola di destra e tantomeno di centrodestra. Tra gli esempi portati a sostegno della propria tesi, il fatto che due membri della sua giunta siano iscritti al Pd e addirittura una di queste, Silvia Lorenzini, concorrerà alla carica di sindaco proprio per il centrosinistra. Altro fattore da considerare è il fatto che Natalucci è attualmente un consigliere comunale di opposizione. La posizione di Natalucci è stata immediatamente sposata anche dal suo vice Daniele Raffaelli, così come dei vertici della Lega Giovani di Filottrano Nicolas Damen, Teo Benigni e Gianmaria De Souza.
Tuttavia, all’ultimo, la Lega Marche e quella provinciale hanno comunque deciso di sostenere la candidatura della sindaca attualmente in carica. Una posizione accettata da Natalucci, ma non da Raffaeli e Damen che mediante comunicato si sono detti sorpresi del dietrofront fatto dal proprio collega di partito, stigmatizzandolo.
In tutto questo baillame Fratelli D’Italia ha invece deciso di appoggiare senza se e senza ma la candidatura a sindaco del noto sarto Luca Paolorossi. Finita qui? Macché. All’inaugurazione della sede elettorale di Paolorossi, sabato scorso, ha ufficialmente presenziato anche Luca Buldorini, segretario provinciale della Lega di Macerata, vicepresidente della Provincia e anche candidato sindaco ad Appignano con il centrodestra dove Forza Italia si è invece schierato con il sindaco uscente Mariano Calamita, proveniente dal centrosinistra.
Piccola annotazione tecnica finale: essendo Filottrano un comune con meno di 15.000 abitanti non è previsto in nessun caso un secondo turno. Pertanto nessun «marciare divisi per colpire uniti» per parafrasare Ciccioli, sarà in questo caso possibile.
Lo stesso schema si è replicato a Cingoli, nel Maceratese, dove il coordinamento locale di FdI ha deciso di non sostenere il primo cittadino uscente, Michele Vittori, e quindi il gruppo di Filippo Saltamartini, vice presidente della Regione. In questo caso il centrodestra era già spaccato alle elezioni di cinque anni fa ma a quanto pare questa volta FdI non si presenterà.
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