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Operato a Villa Igea
con la tecnica robotica mini-invasiva:
«Grazie, pensavo di non farcela»

LA LETTERA del paziente Marco Zampolini allo staff e a tutto il personale dell'unità operativa di Urologia diretta dal dottor Angelo Cafarelli dopo un intervento per un tumore: «La Sanità italiana è così che dovrebbe funzionare»

L’équipe diretta dal dottor Angelo Cafarelli (Archivio)

Da un nostro lettore, Marco Zampolini di Sambucheto di Montecassiano, riceviamo e volentieri pubblichiamo.

«Desidero ringraziare la casa di cura privata Villa Igea in particolare l’unità operativa di Urologia del responsabile dott. Angelo Cafarelli ed il suo aiuto dott. Francesco Mengoni e tutta l’equipe dott. Roberto Orciani, dott. Matteo Talle’, dott. Alessio Papaveri, dott. Carlo Giulioni gli anestesisti e l’intera parte infermieristica del reparto per la competenza e gentilezza avuta nei miei confronti circa l’intervento effettuato con la tecnica robotica mini-invasiva.
Intervento chirurgico di “ureterectomia parziale e reimpianto vescico-uretale sinistro dovuto ad una neoformazione per recidiva dell’uretere distale sinistro. Ringrazio anche la segretaria del dott. Cafarelli, la signora Maura Camilletti. Chiesi una visita urgente il 10/04/2024 e mi prenotarono per il 14/04/2024, dopo visita diedi l’ok per avviare procedure intervento.
Il 2 maggio 2024 mi chiamarono per il pre-ricovero e vista l’importanza dell’intervento mi diedero la data del ricovero per il giorno 13 maggio 2024.
Mi hanno accolto con la gentilezza e il calore di cui ha bisogno una persona colpita da questo tipo di tumore.
Tutto lo staff ed i medici compresi gli anestesisti mi hanno dato subito tranquillità presentandosi e parlandomi.
Martedì 14 maggio intervento eseguito con la tecnica robotica mini-invasiva durato due ore. Uscito dalla sala operatoria, subito tutti i dottori dell’Urologia hanno parlato con mia moglie tranquillizzandola.
Il giorno dopo già stavo bene ed il venerdì 17 (oggi) mi hanno dimesso.
La Sanità italiana è così che dovrebbe funzionare sia in strutture private che pubbliche. Non si possono aspettare sei o sette mesi per malattie come queste.
La gentilezza delle infermiere delle Oss di questo reparto non la dimenticherò mai.
Grazie dott. Cafarelli, a Lei ed allo staff che ha creato. Pensavo di non farcela a superare un intervento così, invece con la vostra competenza e preparazione me l’avete resa come se avessi fatto una piccola passeggiata.
Grazie per la scrupolosità che mi dimostrate nei controlli del dopo.
Vi abbraccio con affetto.
Marco Zampolini, vostro paziente»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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