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La piattaforma ‘porto, ambiente,
salute, lavoro’: «Fermamente contrari
al banchinamento del molo Clementino»

ANCONA - Un centinaio di persone si sono radunate oggi pomeriggio nei pressi di piazza Cavour per far sentire la propria voce

Da sinistra Francesco Rubini, Federico Giampieri e Patrizia Santoncini

di Antonio Bomba

Circa un centinaio di persone hanno presenziato nel tardo pomeriggio di oggi all’assemblea ‘Porto – ambiente – salute – lavoro’ tenutasi a pochi metri di distanza dal chiosco posizionato tra il Comune e piazza Cavour.

La manifestazione è stata organizzata da Altra Idea di Città, Sinistra Italiana, Potere al Popolo, Movimento 5 Stelle, Europa Verde, Partito Comunista Italiano, il comitato Porto-Citta, Fridays for Future, Ultima Generazione, Extinction Rebellion e altre associazioni, partiti e movimenti.

Prima che l’assemblea avesse ufficialmente inizio Francesco Rubini, capogruppo in consiglio comunale di Altra Idea di Città ha spiegato che: «Abbiamo lanciato questo percorso un paio di mesi fa. L’appuntamento di oggi si inserisce in una serie di mobilitazioni cittadine che mettono al centro i temi dell’ambiente, la salute pubblica, il porto e il lavoro. Oggi abbiamo cercato di allargare il tutto ad associazioni e movimenti. L’obiettivo è costruire un fronte e fare una grande manifestazione prima dell’inizio dell’estate vera e propria».

Federico Giampieri, M5S

Tra i grandi temi trattati lungo il percorso «Il no al banchinamento del molo Clementino – è sempre Rubini a parlare -, la riapertura della stazione marittima e in generale la lotta all’inquinamento come testimoniano i dati allarmanti del Pia. E poi il tema delle condizioni di lavoro nel settore della cantieristica dove tra subappalti e contratti capestro molti lavoratori stranieri sono costretti a subire condizioni non dignitose. Tutto questo è un sistema non sostenibile per la città di Ancona».

Rubini ha anche aperto l’assemblea vera e propria per lasciare poi il microfono a Federico Giampieri, referente dei giovani del gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Ancona: «Abbiamo esaltato ciò che ci unisce e abbiamo accantonato ciò che ci divide. Così è nata questa unione d’intenti. Auspichiamo che questa nuova stagione di cambiamenti all’insegna di nuovi parametri di sostenibilità, solidarietà e dignità. Tutti evidenti segni di una democrazia partecipata che si contrappone alle lobby vecchie e nuove con dei temi a noi cari».

Roberta Coletta, Pci

L’esponente del M5S va avanti: «Questi temi di sicuro non contemplano lo sviluppo per la ricchezza di pochi che porta alla svendita dei luoghi identitari della nostra storia cittadina. Il porto è il modo emblematico dove tutti questi temi affiorano. Eppure qui troppo spesso si verificano incidenti sul lavoro, episodi di caporalato, per il lavoro sempre meno garantito ci si ammala causa mancanza d condizioni di sicurezza. Il porto è inoltre il luogo dove nel 2021 il Pia ha indicato come il maggior produttore di inquinamento cittadino».

La seconda a parlare è stata Roberta Coletta, segretaria della sezione ‘Tina Modotti’ di Ancona del Partito Comunista Italiano: «Purtroppo per una parte consistente della politica e per l’impresa capitalistica, il lavoro è esclusivamente business e profitto, con conseguente sfruttamento massimo dei lavoratori, accaparramento predatorio delle risorse, comprese quelle ambientali. Riguardo al porto, determinati ceti politici   hanno messo e mettono gli interessi della città e dei lavoratori a disposizione del sistema affaristico. Il progetto banchina grandi navi che come Pci abbiamo avversato fin dall’inizio, è l’emblema di questo intreccio affari-politica».

Patrizia Santoncini, comitato Porto-Città

Per il Pci pertanto «è sempre stato chiaro da che parte schierarsi, tanto da insistere per inserire i punti sopra citati all’interno dei documenti e degli appelli che Altra Idea di Città ha proposto nel tempo all’attenzione della cittadinanza, compresa l’iniziativa di questo pomeriggio, considerandoli come imprescindibili: lavoro e ambiente non sono contrapposti. È il profitto che è nemico sia del lavoro che dell’ambiente». Così «l’analisi di un partito quale il nostro che si richiama all’azione e alla storia della sinistra di classe, parte perciò dal riconoscere che il dogma del capitalismo attuale, purtroppo e a torto considerato senza alternative, va rovesciato».

Inoltre «Alla narrazione – Coletta va avanti – sbagliata secondo la quale non può esserci salubrità sui luoghi di lavoro o che non esistono attività produttive che non inquinano, noi dobbiamo rispondere che invece no. La conoscenza, la tecnologia, la pianificazione a medio e lungo termine, il controllo sui parametri ambientali, la riconversione ambientale esercitata senza farne ricadere i costi sulla popolazione, l’innovazione, ci permettono nel Terzo millennio di superare in concreto questa vulgata».

Ha proseguito Patrizia Santoncini in rappresentanza del comitato Porto-Citta: «Questa sorta di coordinamento delle forze politiche ambientaliste può essere chiamato ‘piattaforma’ ed è stata costituita per perseguire 4 obiettivi: porto, ambiente, salute e lavoro. Per questo diciamo no al banchinamento del molo Clementino. Questo per tutelare la salute dei cittadini e il porto antico poi. Perché è lì che è sorta Ancona. Ricordiamo che è l’unità che ci dà la forza e ogni forma di premierato va abolita sul nascere. Come comitato abbiamo aderito al progetto internazionale ‘Contest Port’ finanziato dall’Ue. Infine abbiamo aderito al Vas condividendo solidarietà sociale, tutela e valorizzazione della natura, dell’ambiente e dei beni storici culturali».

Ennio Pattarin di Sinistra Italiana Ancona sul tema del porto ha aggiunto: «Il miraggio dell’aumento delle commesse non potrà mai essere una buona notizia per il settore cantieristico finché perdureranno le attuali condizioni lavorative, costituite da salari da fame causati da un esasperato ricorso al sistema dei subappalti, infortuni quasi quotidiani e malattie professionali che si manifestano anche dopo anni, fino alla piaga del caporalato. È per questo che ci chiediamo: in questo porto si producono schiavi o navi?»

L’assemblea è poi andata avanti con gli interventi di altri esponenti di partiti e associazioni. Tra i presenti tanti volti vecchi e nuovi della politica locale.

Ennio Pattarin, Sinistra Italiana

 

 

Roberta Coletta

 

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