Ogni scusa era diventata buona non solo per innescare la lite con i vicini di casa, ma con tutto il palazzo.
La vicenda ha visto come protagonista una 50enne, che da tempo aveva assunto un atteggiamento aggressivo e persecutorio nei confronti di tutti i condòmini.
La donna, infatti, coglieva ogni occasione per intraprendere discussioni: o perché infastidita dal bucato steso che odorava eccessivamente di detersivo, oppure perché i bidoni della nettezza urbana erano stati posizionati in un determinato punto da lei non gradito. Dal balcone, ecco che urlava offese e frasi aggressive nei confronti di quei vicini in quel momento finiti nel mirino.
L’atteggiamento della donna aveva però provocato uno stato di ansia e timore tra i condòmini al punto da trovarsi costretti a rivolgersi alla questura.
Valutate le condotte di stalking da parte del questore, la 50enne è stata ammonita. La misura di prevenzione adottata, quella dell’ammonimento appunto, mira infatti a colpire qualsiasi condotta persecutoria, vessatoria e prevaricatrice.
La donna è stata in questo modo avvisata che, nel caso in cui dovesse continuare nella sua condotta da stalker, verrà denunciata d’ufficio e la sua pena sarà aggravata.
Quello messo in atto dal questore è il primo ammonimento per stalking condominiale.
«”Esserci sempre” – ha detto il questore – è soprattutto intervenire prima che le situazioni degenerino. Nessuna storia viene sottovalutata e la nostra attenzione è rivolta a tutte le situazioni di difficoltà affinché le vittime di tali atteggiamenti possano contare sulla nostra presenza, sul nostro ascolto e soprattutto sul nostro aiuto concreto».
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