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Il Pd è il primo partito ad Ancona.
Bene Fdi, mentre sorprende Avs.
Fi vince il derby con la Lega

I RISULTATI delle europee nel capoluogo di regione confermano il Partito Democratico come prima forza politica, seguito da Fratelli D'Italia. Il Movimento 5 Stelle supera la soglia del 10% in città

I risultati delle elezioni europee ad Ancona

di Antonio Bomba

Nel Comune di Ancona il Partito Democratico si conferma la prima forza politica cittadina, stando a quanto emerso dalle elezioni europee, ottenendo 2.541 voti in più delle amministrative dello scorso anno.

Un dato migliorativo registrato da tutti i partiti che si sono presentati a questa tornata elettorale e che non deve sorprendere più di tanto per tre motivi. Anzitutto perché, rispetto al 2023, mancavano forze civiche importanti come Ancona Protagonista, Ancona Futura, Ancona Diamoci del Noi e Altra Idea di Città (solo per citare le 4 più votate lo scorso anno) le quali furono capaci di attrarre complessivamente oltre il 31% dei consensi. Non va inoltre dimenticato che in questa occasione ognuno andava per sé visto che in Italia il sistema elettorale delle europee è un proporzionale puro, mentre per l’elezione del sindaco si adotta un maggioritario assoluto che obbliga tutti a stringere alleanze e coalizioni. Infine, contrariamente alle comunali, per le europee non è ammesso il voto disgiunto.

Fatte le dovute premesse quindi, I Dem hanno vinto la tornata elettorale nella cittadina dorica grazie a 11.255 voti pari al 31,06% dei consensi. Segue Fratelli D’Italia con 9.936 preferenze e una percentuale del 27,42%. Fdi però potrebbe mandare l’anconetano Carlo Ciccioli a Bruxelles. I complessi calcoli in corso nelle prossime ore emetteranno il verdetto definitivo in merito.

Seguendo lo schema nazionale, al terzo posto ma con ampio distacco, troviamo il Movimento 5 Stelle che supera la fatidica soglia del 10% attestandosi sul 10,60%, frutto dei 3.842 voti ottenuti.

Ottimo il risultato di Alleanza Verdi-Sinistra che ottiene 2.735 voti pari al 7,55%.

L’attesa sfida nella famiglia del centrodestra tra Forza Italia e Lega è vinta dal partito ideato da Silvio Berlusconi. Fi ha infatti ottenuto 2.055 preferenze contro le 1.755 della Lega. A percentuali la sfida è invece finita 5,57% contro 4,84%. Ricordiamo che Forza Italia è il partito del sindaco di Ancona Daniele Silvetti.

Molto meglio della media nazionale ottiene invece Stati Uniti D’Europa con il 4,01% (e 1.543 schede a favore). Stessa cosa per il partito del giornalista Michele Santoro Pace Terrà Dignità con un buon 3,63% e 1.315 voti ottenuti.

Azione con il 3,63% registra un risultato appena migliore di quello nazionale, mentre non ce la fanno a raggiungere l’1% Democrazia Sovrana e Popolare, Libertà e Alternativa Popolare.

In totale le schede valide sono state 36.238.

E sulla scia del successo elettorale ottenuto i co-portavoce anconetani di Europa Verde Caterina Di Bitonto e Lanfranco Giacchetti dichiarano che «Il risultato delle Elezioni Europee ha visto i cittadini marchigiani e anconetani scegliere per il clima, per la pace e per la giustizia sociale. Insomma: una scelta che guarda verso il Futuro». «Avs a urne chiuse – aggiungono – e scrutinio terminato vanta il 6,71% a livello nazionale, il 7,44% a livello di
Italia Centrale, il 5,72% al livello regionale Marche e il 7,55% a livello cittadino nel Comune di Ancona». Insomma, ciò permette loro di «guardare con speranza alle prossime elezioni regionali e, soprattutto, una valutazione molto
chiara da fare rispetto alle scelte sull’ambiente , sul clima e sulla necessità di coniugare le prerogative dell’uso del territorio e del mare rispetto alle attività economiche che insistono nella nostra città e nella nostra Regione».

L’analisi di Di Bitonto e Giacchetti va avanti: «Ad Ancona il Pd supera Fdi, non premia la Lega e le sue scelte populiste e non rispettose della dignità umana e non premia neanche quelle formazioni politiche che hanno contribuito all’isolamento dei Verdi assieme, purtroppo, all’ amministrazione uscente delle scorse elezioni comunali. Il segnale è infatti chiaro: tutte le campagne informative pretestuose messe in atto dal centro destra in primis e, in alcuni casi, dal centro sinistra in alcuni casi sugli “eco-terroristi esagitati e utopistici nemici del lavoro” sono ed erano fuori luogo e senza contenuti. Speriamo che per una volta si capiscano gli errori commessi».

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