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Tamberi campione d’Europa
davanti al presidente Mattarella

ATLETICA - Il campione anconetano ha vinto l'oro, secondo l’ucraino Lavskyy. Alla fine ha saltato 2.37, record dei campionati europei e miglior misura mondiale dell'anno. Dopo la vittoria la stretta di mano con il capo dello Stato

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Tamberi festeggia la vittoria

di Andrea Cesca

Gianmarco Tamberi è ancora campione d’Europa di salto in alto. L’atleta marchigiano dà spettacolo allo stadio Olimpico di Roma saltando l’asticella portata volutamente a 2.37 dopo esserci assicurato la medaglia più preziosa davanti all’ucraino Lavskyy. Bandiera tricolore sulle spalle inizia lo show, Gimbo raggiunge il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella tribuna autorità, il capo dello Stato appare divertito e stringe le mani all’atleta nato a Civitanova, residente ad Ancona. La misura saltata è ragguardevole, è il record dei campionati europei, miglior misura mondiale dell’anno.

C’è un ospite d’eccezione allo stadio Olimpico di Roma per la quinta e penultima giornata dei campionati europei di atletica che sta regalando grandi soddisfazioni all’Italia. E’ la notte di Gianmarco Tamberi, con la barba tagliata a metà, prima che il campione olimpico, mondiale ed europeo in carica scenda in pista arriva il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ad accoglierlo il presidente del Coni Giovanni Malagò e il ministro dello sport Andrea Abodi.

tamberi-2-633x650All’Olimpico risuona l’inno di Mameli, quando viene presentato Gimbo (seguito anche dalla mamma) la Curva Sud impazzisce e lui carica il pubblico.

Tamberi va sotto la tribuna autorità a cercare il presidente Mattarella che si alza e lo saluta, Tamberi ricambia e si inchina. Il campione marchigiano rinuncia ai 2.17, entra in gara con l’asticella piazzata a 2.22 e la salta agevolmente al primo tentativo. E’ uno spettacolo nello spettacolo la gara di salto in alto con Tamberi: “gioca” con le telecamere, si rivolge al pubblico, consola gli avversari. Vengono eliminati l’israeliano Kapitolnik e l’olandese Amels, si ritira il tedesco Przybylko, sul 2.26 Tamberi sembra avercela fatta ma in ricaduta tocca appena l’asticella che cade.

tanberiAl secondo tentativo sul 2.26 Tamberi si lega i capelli e non sbaglia, applaude il presidente Mattarella; al momento è terzo dietro a Doroshchuk e Lavskyy, gli unici tre ad aver passato la misura. Vengono eliminati in sequenza gli altri due italiani in gara Stefano Sottile e Manuel Lando. Stefela passa i 2.26, sono in cinque a giocarsela tra cui Gimbo che sbaglia netto a 2.29 infastidito nella rincorsa dalle ragazze dei 10.000 metri che passano continuamente in pista, essendo molto staccate tra di loro. Il secondo tentativo di Tamberi a 2.29 è la fotocopia del primo, l’atleta azzurro si mette le mani sul volto. La terza e ultima chiamata a 2.29 è quella buona ma densa di brividi, Gimbo fa vibrare l’asticella ma stavolta non cade, si fa il segno della croce. Va fuori Stafela, restano in gara Tamberi e l’ucraino Lavskyy, in vantaggio per aver superato i 2.29 al primo tentativo.
A 2.31 Tamberi è quasi perfetto, Lavskyy invece commette l’errore e chiede la misura superiore. Sul 2.33 sbagliano due volte a testa, Gimbo è ancora medaglia d’oro davanti all’atleta ucraino. Dopo aver urlato alle telecamere: “E’ casa mia” Tamberi si conferma campione d’Europa. L’azzurro non si accontenta della medaglia più preziosa, fa alzare l’asticella a 2.34, vola, lo supera poi va a fare festa.
Tamberi si accascia, si teme l’infortunio e invece no: si toglie una scarpa e fa uscire delle molle. L’asticella viene portata a 2.37, c’è voglia di strafare, Tamberi alla prima vera gara dell’anno centra il record dei campionati europei, miglior misura mondiale dell’anno. Si toglie le scarpe e va in mezzo ai tifosi, abbraccia Chiara Bontempi, sua moglie da poco meno di due anni e sua compagna da oltre un decennio. È lei che il campione olimpico di salto in alto cerca per prima sugli spalti, per baciarla e ringraziarla dopo ogni vittoria.

Dopo la vittoria sono arrivati i complimenti anche del governatore Francesco Acquaroli: «Un vero campione».

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