Omicidio di Renata Rapposelli, l’ex marito, condannato a 18 anni per il delitto, si è ucciso in carcere. E’ successo nella notte. L’uomo, Giuseppe Santoleri, 77 anni, era in cella a Teramo e stava scontando la condanna, ormai definitiva. Per il delitto della pittrice, che viveva ad Ancona e il cui corpo venne trovato a Tolentino un mese dopo, è stato condannato anche il figlio, Simone (a 27 anni).
Santoleri si è soffocato questa notte mentre si trova a letto nella sua cella. Il delitto per cui era stato condannato risale al 9 ottobre del 2017. Renata era partita da Ancona per raggiungere l’ex marito e il figlio a Giulianova, città in cui vivevano. Sarebbe stata uccisa quello stesso giorno, per strangolamento e asfissia. Il motivo del delitto sarebbe legato a questioni economiche (Giuseppe Santoleri avrebbe avuto un arretrato di 3mila euro di alimenti da versare). Il corpo della pittrice venne trovato a distanza di un mese, il 10 novembre 2017, sull’argine del fiume Chienti, a Tolentino.
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