facebook rss

L’Anfiteatro romano riapre per Popsophia
dopo 12 anni di chiusura:
«Il solstizio sarà un viaggio nella luce»

ANCONA - Fervono i lavori per rendere lo spazio adeguato all’accoglienza del pubblico del debutto di Ankoneide, la rassegna pensata appositamente per questo luogo. La direttrice artistica Lucrezia Ercoli svela i contenuti dell'ambizioso progetto

Ci sono ancora gli operai al lavoro all’Anfiteatro romano di Ancona, mancano poco più di 24 ore per la riapertura del bene archeologico dorico ed è notevole lo sforzo organizzativo che macchina comunale e Sovrintendenza stanno compiendo in queste ore per rendere lo spazio adeguato all’accoglienza del pubblico. E il pubblico sarà quello di Popsophia.

Lucrezia Ercoli all’anfiteatro romano

E vuoi per la voglia di tornare a passeggiare fra quelle antiche pietre dopo oltre 12 anni di chiusura al pubblico, vuoi perché ormai l’associazione dopo il trasferimento ad Ancona e lo svolgimento del primo festival nazionale di marzo si è ancora più radicata in città, da giorni è già tutto esaurito. Polverizzati in meno di dieci minuti i biglietti sulla piattaforma nella giornata di apertura.
E cresce intanto l’attesa e la trepidazione per questo nuovo appuntamento che si annuncia suggestivo già proprio per la location e per una serie di elementi che concorrono all’evento: il tramonto, il mare, la bellezza del sito, la musica e la filosofia.

L’anfiteatro romano ad Ancona

Il tema scelto infatti per il debutto di Ankoneide, la rassegna pensata appositamente per l’anfiteatro e che unisce la classicità della sua genesi alla contemporaneità dei linguaggi di Popsophia è il solstizio d’estate. Lucrezia Ercoli, direttrice artistica del festival ci racconta quello che succederà e perché proprio questo tema per la riapertura dell’Anfiteatro: «Il solstizio è un evento astronomico carico di un grande valore simbolico e rituale – sottolinea – un momento venerato da tutte le culture del nord del mondo. Dalle antiche civiltà italiche alle tradizioni celtiche fino alle religioni orientali, il solstizio è una celebrazione dell’equilibrio ciclico della natura, ma anche un giorno simbolico di esaltazione della luce e della vita. E viene celebrato anche nei riti sacri, basti pensare a San Giovanni Battista. E’ una soglia e un momento di passaggio, dalla notte alla luce, dalla morte alla vita. E abbiamo voluto celebrarlo proprio al tramonto, quando il sole torna ad Ancona nell’Adriatico grazie alla sua particolare forma a gomito per raccontare le speranze e le aspettative di una stagione, l’estate, che porta con sé le illusioni di una felicità e che è stata topos di tanti film e canzoni. E proprio attraverso questi linguaggi vogliamo proporre il nostro viaggio nella luce».
Sul palco assieme alla direttrice artistica e alla band Factory che eseguirà brani della tradizione musicale italiana e internazionale da “Odio l’estate”, a “Here comes the sun”, da “Di sole e d’azzurro” a “Onda su onda” anche il filosofo Simone Regazzoni che nel suo libro “Oceano, filosofia del pianeta” ha ripensato filosoficamente ad “Okeanós” come movimento, fluire, un paradigma opposto a quello della Terra per scrivere una nuova cosmologia.
«Il progetto è unico nel suo genere ed è costruito attorno all’Anfiteatro e alla città. Dopo l’edizione di marzo che ha avuto un successo enorme sia in termini di pubblico che di apprezzamenti stiamo cercando di proporre sempre nuove idee per animare una città che culturalmente risponde in maniera attenta e partecipe. E’ un grande onore e una responsabilità aprire una stagione di spettacoli e culturale inaugurando la riapertura dell’Anfiteatro e siamo certi che sarà molto più che uno spettacolo, ma una vera e propria esperienza estetica».

(Foto e video di Giusy Marinelli)

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X