È ancora tutta da definire la partita del personale dell’Ospedale di Osimo, dipendente dell’Area vasta 2 che sarà coinvolto nella cessione ed incorporazione di ramo d’azienda conseguente all’integrazione tra l’Inrca e l’Ospedale di Osimo (leggi l’articolo). Un obiettivo che coinvolgerà oltre 200 dipendenti dell’area sanitaria del comparto (infermieri, Oss, tecnici sanitari) e altri 30 dell’area amministrativa e tecnica. “Pur trattandosi di due enti pubblici, identici dal punto di vista contrattuale e previdenziale, e pur disponendo di tutte le garanzie previste dalla legge nel caso di trasferimenti e cessioni od incorporazioni di rami d’azienda, diversi lavoratori dell’ospedale di Osimo hanno da sempre richiesto di poter rimanere dipendenti dell’Area vasta 2 – sottolinea una nota congiunta di Fp Cgil-Cisl Fp-Uil Fpl Ancona – È per questo che le organizzazioni sindacali chiedono, fin dall’inizio del confronto (leggi l’articolo), e lo hanno ripetuto anche nell’ultimo incontro del 4 agosto, di potere prevedere che il personale coinvolto nel processo possa essere ricollocato, riconvertito e riutilizzato all’interno dell’Area Vasta 2 in quei posti e servizi dove sono palesi ed evidenti carenze di personale (in sostanza su posti di dotazione organica che servono e che sono vacanti –leggi l’articolo)”.
La preoccupazione dei confederali però è riposta anche i dipendenti che operano sia per l’ospedale che per i servizi territoriali, per loro non sarebbe stato “ben definito l’elenco del personale coinvolto” e non si capisce se saranno interessati dalla cessione/incorporazione. “Vi sono infine operatori dell’ospedale di Osimo che sono da tempo vincitori di mobilità interna dell’Area Vasta 2 presso altri servizi della stessa – aggiungono le sigle sindacali- e che non sono ancora stati assegnati, queste situazioni vanno immediatamente definite all’interno di un percorso tecnico-giuridico con le organizzazioni sindacali. Insomma, nonostante si definiscano i tempi del passaggio del personale dall’Area Vasta 2 all’Inrca, stenta ancora la definizione concreta e dettagliata (quindi tecnica e sostanziale) delle modalità con cui il personale accederà o meno a tale passaggio. Su questo tema è necessario un confronto più serrato e con maggiori elementi di concretezza tecnico-giuridica ed economica. Non vorremmo che la gestione del passaggio del personale dell’Assistenza e dell’Area amministrativo/tecnica venisse affrontata come un ‘dettaglio’ da discutere in tempi troppo stretti per essere gestito con la dovuta serenità”. Più di un dubbio, insomma, serpeggia tra le organizzazioni sindacali che tuttelano i diritti dei lavoratori e che sono gli stessi sollevato anche da Usb Ancona (leggi l’articolo).
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Si elimina il personale e aumentano i dirigenti !
In Ancona x gli analisi tra un po ti lasciano la provetta tutto self-service