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Forni di età neolitica a Portonovo:
la scoperta sul Monte Conero

NUMANA - Se ne parlerà giovedì prossimo nel nuovo appuntamento della rassegna "Pinne, occhiali & archeologia", a cura dell'Antiquarium Statale e in collaborazione con il Comune

 

Si illustrerà una scoperta eccezionale nel corso del prossimo appuntamento della rassegna “Pinne, occhiali & archeologia”, a cura dell’Antiquarium Statale di Numana in collaborazione con il Comune. L’evento, che si terrà in Piazza Nuova e all’Antiquarium il prossimo giovedì, 27 giugno, alle ore 21, vedrà la partecipazione dell’archeologia Gaia Pignocchi, studiosa della preistoria e non solo del nostro territorio, che presenterà lo scavo archeologico dei forni di età neolitica emersi a Fosso Fontanaccia (Portonovo, Ancona).

Queste strutture, uniche nel loro genere, sono tra le più antiche d’Italia e risalgono a circa 7.500 anni fa. Più di venti grandi forni, con copertura a volta e pareti rivestite di argilla, vennero scavati lungo il pendio della collina, per essere utilizzati per la cottura dei cibi e per l’essiccazione di carni e cereali. La loro presenza è un chiaro indizio dell’esistenza di comunità che vivevano in villaggi ben organizzati. La proiezione di slides e video guiderà il pubblico in un percorso virtuale che ricostruisce queste strutture, di nuovo interrate per consentirne la conservazione, mentre il successivo itinerario all’Antiquarium guiderà alla scoperta della vita nella Preistoria sul Monte Conero. L’evento è compreso nel biglietto di ingresso all’Antiquarium.

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