Il dato più evidente del risultato finale delle elezioni comunali 2024 di Osimo è il calo dell’affluenza tra il primo ed il secondo turno, arretrata di 8 punti percentuali. Il 23 e 24 giugno hanno votato 16.633 osimani (52,35%), l’8 e il 9 giugno 19.245 (60,57%). Una flessione che alle Amministrative di 5 anni fa era stata comunque più marcata al ballottaggio con -10 punti percentuali e dieci anni fa addirittura di quasi -16 punti percentuale. «Questa volta sono mancati 2.224 elettori alle urne tra il primo ed il secondo turno di voto. Posso ipotizzare che siano tutti dell’area della coalizione Antonelli. A spiegarlo sono i numeri» è la chiave di lettura che offre Ginnasio Lampa, 82 anni, storico analista del Pd, con un passato in Consiglio comunale e un presente di attivismo nel partito. Un ‘saggio’ che ha visto eleggere più di 10 sindaci osimani nel corso della sua lunga attività politica, che offre ai dem il suo contributo nella disamina dei numeri ad ogni consultazione elettorale e che stavolta ha scandagliato i perché di una sconfitta, quella della candidata sindaca del centrosinistra «più che dignitosa, per soli 162 voti» commenta. Nella vittoria del sindaco Francesco Pirani è indubbio che un ruolo decisivo ha rivestito l’apparentamento tra le sue Liste civiche e Fratelli d’Italia con 6 delle 7 liste della coalizione civica di Sandro Antonelli.
«Al ballottaggio la coalizione di Michela Glorio partiva dai 7465 voti ottenuti al primo turno mentre quella di Francesco Pirani dai 6.499 voti di Pirani stesso e dai 4.656 voti di Sandro Antonelli (la somma dopo l’apparentamento era in totale di 11.150 voti). Al secondo turno Glorio ha ottenuto 8117 voti (+652) e Pirani 8.279 voti (+1780). Da dove sono arrivati? – si domanda Lampa – Circa il 47% degli elettori del primo turno di Antonelli, ammesso che siano tutti suoi quelli che hanno disertato i seggi, hanno preferito non tornare alle urne. La restante fetta del suo elettorato, a mio giudizio, si è diviso nel sostegno tra Pirani, a cui sono arrivati quei 1.780 voti, e Glorio che ha aumentato di 652 preferenze il suo carnet iniziale. In pratica secondo i miei calcoli a Pirani sono arrivati solo un terzo dei voti conquistati al primo turno da Antonelli. E quindi è costata ‘cara’ questa vittoria: invece dei 4500 voti attesi si è vinto solo per 162 voti ma certo al ballottaggio basta solo una preferenza valida in più. Era prevedibile che succedesse questo, posso capire il disorientamento degli elettori di quella coalizione che pochi giorni prima vedeva come avversari quelli delle liste civiche e di Fdi con i quali poi è stato poi sottoscritto l’apparentamento all’ultimo momento. Anche la politica ha i suoi tempi».
Secondo Lampa un capitolo a parte merita poi l’exploit di voti raccolto al ballottaggio da Francesco Pirani in tre seggi in particolare, quelli di Casenuove, Passatempo e Campocavallo. «Sono quelle le tre sezioni che hanno ribaltato il risultato anche se nella somma dei voti Pirani-.Antonelli hanno perso un centinaio di voti rispetto al primo turno – sottolinea – Glorio ha aumentato i consensi in tutti i seggi al secondo turno meno che in quei tre. Ora il nuovo sindaco, immagino, avrà da fare per garantire e comporre gli equilibri interni alla coalizione».
«Abbiamo guadagnato ulteriori consensi al ballottaggio, nonostante sfidassimo ben 15 liste apparentate fra loro, guidate da due uomini. – ribadisce oggi Michela Glorio – Abbiamo perso le elezioni per una manciata di voti, circa 160, ma lo abbiamo fatto a testa altissima, non rinunciando mai alla coerenza e al rispetto nei confronti degli avversari. Ora si apre una fase nuova, dagli scranni dell’opposizione, che avrà un solo e unico obiettivo: il bene della nostra Osimo. Ho sempre creduto nella politica costruttiva, quella che si basa sul buon senso e non sulle tessere e sugli ordini di scuderia. Questo farò in aula consiliare, forte dell’affetto che tante osimane e tanti osimani mi hanno dimostrato. Cercherò di essere la loro voce nelle istituzioni» conclude Glorio.
Le storiche Liste civiche, per voce di Stefano Simoncini, invece incoronano «padre della vittoria di Francesco Pirani» il leader Dino Latini. «A partire proprio dalla scelta di Francesco Pirani, per continuare con la composizione di otto liste, per continuare con l’organizzazione della campagna elettorale, per finire con la decisione di apparentarsi con la coalizione di Sandro Antonelli rinunciando a molti posti attribuibili al movimento delle Liste civiche Osimo, Grazie Dino, senza il tuo infaticabile e quotidiano prezioso lavoro non ce l’avremmo fatta» scrive Simoncini. Con l’apparentamento Sandro Antonelli ha aumentato i seggi conquistati in Consiglio comunale da 4 a 6. Dalla coalizione Antonelli, Monica Santoni, candidata con la lista ‘Osimo Libera’ e commissario osimano di Forza Italia con Gianluigi Tombolini, segretario provinciale di Forza Italia, esprime «grande soddisfazione per il risultato ottenuto. Come Forza Italia eravamo certi della nostra naturale scelta fatta sull’apparentamento per ricompattare il centro destra a sostegno di Francesco Pirani Sindaco. Centro Destra unito e Liste Civiche riunite hanno portato a quella vittoria tanto sperata che non avrebbe trovato realizzazione gli uni senza gli altri. Ora ci si rimbocca le maniche per lavorare sodo insieme, al servizio della città e per dare inizio ad una nuova stagione per la nostra cara Osimo» conclude.
(foto Giusy Marinelli)
IL RISULTATO DEL PRIMO TURNO DI VOTO
IL RISULTATO DEL BALLOTTAGGIO
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