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Scoperti a fare la truffa
del ‘finto maresciallo’ dei carabinieri:
denuncia e foglio di via per due giovani

ANCONA - A incastrarli, i veri militari dell'Arma. Il questore Cesare Capocasa ha disposto anche l'allontanamento dai comuni di Montemarciano e Osimo per la durata di 4 anni

Sono state due le persone denunciate dopo aver tentato di truffare degli anziani, fingendosi finti marescialli dei carabinieri.
I due, italiani di 20 e 25 anni, utilizzando dunque il modus operandi ormai noto della truffa telefonica “del finto carabiniere”, tentando di farsi consegnare denaro contante.
Fingendosi marescialli, riferivano alle vittime che i loro figli erano stati arrestati per aver investito delle persone, sostenendo che per sanare la situazione, avrebbero dovuto corrispondere una cospicua somma di denaro.
Le vittime, rispettivamente di Montemarciano e di Osimo, hanno però chiamato il 112. L’intervento celere dei carabinieri, veri, della Stazione di Montemarciano e quelli dalla Compagnia di Osimo, hanno permesso di acciuffare i due truffatori.
I due, sebbene avessero agito separatamente e in due zone differenti, avevano utilizzato lo stesso modus operandi. In queste ore il questore di Ancona ha emesso nei loro confronti la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio, in considerazione della loro pericolosità sociale e del fatto che si trovassero fuori dal loro comune di residenza.
Ad entrambi, il questore di Ancona ha dunque ordinato di lasciare i territori di Montemarciano e Osimo entro sei ore e con il divieto di far ritorno per un periodo di quattro anni ciascuno.
«La Polizia di Stato – ha detto il questore Cesare Capocasa – mette in campo, quotidianamente, ogni strumento disponibile per raggiungere l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini attraverso la prevenzione dei reati, intensificando l’attività di controllo del territorio e adottando misure che incidono sulla libertà personale di soggetti considerati in base alle le previsioni normative, pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica».
Prosegue intanto la campagna di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno delle truffe agli anziani, promossa dalla questura e messa in campo in maniera capillare in tutta la provincia.

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