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Sanità, la Regione dà voce ai territori:
conferenza dei sindaci per ogni Ast

STRATEGIE - L'assemblea avrà potere consultivo sulle linee di indirizzo programmatiche dell’attività, sui bilanci, sul progetto di piano attuativo, sui risultati e sugli obiettivi raggiunti dai direttori. L'assessore regionale Filippo Saltamartini: «Uno strumento previsto dalla legge dal 1992 ma mai regolamentato»

saltamartini

L’assessore regionale alla Sanita Filippo Saltamartini

Rafforzare il ruolo dei sindaci nelle scelte strategiche per la sanità del territorio: è uno degli obiettivi della legge di riforma del sistema sanitario regionale che istituisce le conferenze dei sindaci, le cui linee di indirizzo sono state approvate dalla giunta.

«La conferenza dei sindaci era prevista, ma non regolamentata, dal 1992 – ha detto l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – vogliamo restituire voce ai territori e alle loro necessità: la legge dice chiaramente che la conferenza garantisce la concertazione e la cooperazione tra aziende sanitarie territoriali ed enti locali. Sono state predisposte infatti due bozze che i sindaci potranno valutare. Essendo espressione dei bisogni di salute e dei servizi alla persona del territorio, la sede si troverà presso la Ast di riferimento».

La conferenza avrà un ruolo importante perché contribuirà a formulare le linee di indirizzo programmatiche dell’attività, esprimerà pareri su bilanci, sul progetto di piano attuativo, sui risultati e sugli obiettivi raggiunti dai direttori, sull’articolazione territoriale dei distretti, sull’andamento generale e sull’attuazione dei programmi della Ast.

La composizione prevede la partecipazione dei sindaci (o degli assessori delegati) dei comuni dell’ambito territoriale. Il peso di ognuno dipende dalla popolazione (40%) e dall’estensione del territorio (60%) per non penalizzare i comuni dell’entroterra che spesso hanno minore popolazione e un territorio più vasto.

Presidente e vicepresidente saranno eletti tra i componenti: la conferenza dei sindaci opera a titolo gratuito utilizzando strumenti e risorse messi a disposizione dalla Ast. Esercita le proprie funzioni attraverso l’organismo di rappresentanza, composto dal presidente e da quattro membri (eletti tra i comitati dei sindaci di distretto). Le sedute sono pubbliche e partecipano senza diritto di voto anche direttore generale, direttore sanitario, direttore amministrativo e direttore socio-sanitario. I componenti della conferenza dei sindaci e dell’organismo di rappresentanza hanno diritto di prendere visione di tutti gli atti e di avere notizie e chiarimenti utili sull’attività delle Ast.

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