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«Autisti per la raccolta rifiuti introvabili,
così è a rischio il servizio»

ALLARME del sindacato Fit Cisl Marche che chiede anche lo stop del porta a porta: «E' usurante per i lavoratori»

rifiuti«Difficile trovare autisti per la raccolta rifiuti (e non solo) nelle Marche. Da tempo lo diciamo, inascoltati. Il porta a porta va accantonato» così il sindacato Fit Cisl Marche. Le graduatorie nelle varie aziende, dice il sindacato «si stanno pericolosamente assottigliando e anche le agenzie interinali stanno trovando difficoltà a reperire sul mercato lavoratori disponibili a investire la loro professionalità in un lavoro usurante, non sempre adeguatamente retribuito, con carichi di lavoro non sempre equilibrati e coerenti con le disposizioni di sicurezza vigenti.

La modalità di raccolta scelta a livello regionale (quasi dappertutto porta a porta) non rappresenta più la soluzione più idonea, in questo particolare momento storico, alla risoluzione delle problematiche della raccolta dei rifiuti; le recenti innovazioni tecnologiche in mezzi ed impianti e una acquisita sensibilità dei cittadini ad una efficiente raccolta differenziata, auspicherebbero che questa modalità di raccolta invasiva per la salute dei lavoratori venga al più presto accantonata. Ricerche oramai sull’impatto biomeccanico della raccolta rifiuti sull’apparato muscoloscheletrico dei lavoratori, hanno certificato che il porta a porta impegna un quantitativo di risorse umane rilevante e rappresenta sicuramente una attività lavorativa usurante – prosegue la Fit Cisl Marche – Da qui la crisi “delle vocazioni” e la necessità di procedere spediti a soluzioni di raccolta maggiormente meccanizzata. Tutto ciò presuppone un nuovo ed urgente posizionamento nella scelta della modalità di raccolta da parte di sindaci e comuni, attraverso una revisione profonda del Piano regionale dei rifiuti con conseguente messa a disposizione di risorse economiche consistenti. Gli stessi affidamenti “in itenere” che andrebbero reimpostati partendo da nuovi punti di riferimento. Si è già in ritardo, ma le difficoltà emergenti in varie aziende ci spingono a denunciare un fenomeno che nel breve termine diventerà ingestibile, potrebbe arrivare ad interrompere lo stesso servizio di raccolta dei rifiuti con grave pregiudizio per tutti i cittadini».

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