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Truffe del ‘falso carabiniere’
sventate dai poliziotti:
denunciati in concorso gli autori

ANCONA – Una delle vittime era stata allarmata con la scusa che il suo bancomat era stato clonato, l’altra con il falso incidente con investimento di una bambina. Entrambe hanno chiesto aiuto al 112 Nue e sono scattati i soccorsi

 

 

Nella giornata di ieri i poliziotti della Questura di Ancona sono riusciti ad intervenire un attimo prima che due donne fossero vittime di due truffe e a denunciare i due truffatori. Una donna aveva infatti contattato il numero unico di emergenza 112 e segnalava di aver ricevuto poco prima una chiamata da parte di un uomo che si presentava come “maresciallo dei Carabinieri” e la invitava a portarsi presso la stazione dei carabinieri dicendole che il suo bancomat era stato clonato. Inoltre, la voce al telefono chiedeva alla donna se si trovasse da sola in casa, lei riferiva di trovarsi con il figlio e l’interlocutore chiedeva di potergli parlare. A quel punto anche al figlio della donna veniva ribadito il fatto che doveva portarsi immediatamente presso la Caserma dei Carabinieri. Così la donna e suo figlio, insospettiti, decidevano di contattare immediatamente il 112 Nue e di non lasciare la loro abitazione.

L’operatore della Polizia a telefono con loro li tranquillizzava ed effettuava una verifica presso la Caserma indicata, informandoli del fatto che nessun Carabinieri li stava attendendo. Nel mentre un’altra potenziale vittima di truffa contattava il 112 Nue e riferiva di essere stata contattata poco prima da un Maresciallo dei Carabinieri che le doveva comunicare una brutta notizia. Anche in questo caso si trattava di un tentativo di truffa. Pertanto l’operatore al telefono tranquillizzava l’altra potenziale vittima, nel mentre il truffatore continuava a chiamare la vittima al suo telefono fisso, anche in questo caso chiedendo alla donna se fosse sola in casa. La notizia che le veniva comunicata dal finto Carabiniere era che una sua parente aveva investito una bambina che successivamente era deceduta. La donna, impegnata con il suo cellulare nella chiamata al 112, veniva rassicurata dall’operatore di Polizia che aveva contattato ed invitata a non aprire le porta a nessuno, nè a lasciare la propria abitazione.

Grazie al fatto che entrambe le potenziali vittime avevano contattato il 112 Nue ed erano rimaste al telefono con la Polizia, le volanti riuscivano a rintracciare nella zona Le Grazie un’autovettura sospetta, con a bordo un uomo ed una donna, entrambi italiani di 20 e 24 anni. Da subito il loro atteggiamento destava sospetto ai poliziotti delle Volanti che decidevano così di accompagnarli in Questura. I due giovani, vistosi ormai scoperti nel loro tentativo di truffare le due donne, confermavano che si trovavano ad Ancona per tentare di mettere in atto delle truffe. Entrambi venivano denunciati per truffa in concorso. Non solo, immediata arrivava anche la risposta del Questore Capocasa che sottoponeva i due, residenti fuori regione, alle misure di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio con il quale ha ordinato loro di lasciare immediatamente il territorio del Comune di Ancona e di non farvi rientro per 4 anni.«Noi ci siamo sempre, aiutateci ad aiutarvi. Non aprire la porta agli sconosciuti e contattare immediatamente il 112 Nue può mettervi al riparo da questi reati così insidiosi e consentirci di intervenire immediatamente» commenta il questore Cesare Capocasa.

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