facebook rss

“Per la guardia medica di Osimo,
rivolgersi a quella di Castelfidardo”

SANITA' - L'ex sindaco Simone Pugnaloni e l'ex candidata a primo cittadino Michela Glorio, denunciano la situazione sui Social

L’avviso affisso alla guardia medica di Osimo

«Ho sperimentato sulla mia pelle, proprio questa mattina sono dovuto andare a Castelfidardo».
Lo scrive l’ex sindaco Simone Pugnaloni sui Social postando la foto del ‘cartello’ affisso alla porta della guardia medica che riporta la scritta: “Oggi la guardia medica sarà chiusa. Fare riferimento al 118 o alla guardia medica di Castelfidardo – 3357012762 – Grazie”.
«La filiera istituzionale della destra – prosegue Pugnaloni – mi sembra che sia solo sulla carta. La sanità e la salute pubblica dovrebbero essere al centro del governo regionale ed a maggior ragione del sindaco neo eletto che della filiera istituzionale dice di farne parte. Speriamo bene per le Marche e per la nostra città! Gettiamo le basi per un futuro migliore! Noi, consiglieri comunali, siamo a disposizione per costruirlo ascoltando la voce dei cittadini che ci raccontano come in questo caso questo disservizio».

La guardia medica di Osimo

Al commento di Pugnaloni si aggiunge anche quello dell’ex candidata a sindaco, Michela Glorio. «Ieri pomeriggio – scrive anche lei su Facebook – un cittadino osimano mi segnala che il servizio di guardia medica non funziona. Oggi mi reco ai poliambulatori per verificare se la situazione sia stata risolta e trovo questo cartello.
Dopo la NON sostituzione dei due medici di famiglia, andati in pensione nel mese di giugno – ricorda -, assistiamo ad un ulteriore perdita di servizi, quelli della continuità assistenziale, per la quale dobbiamo recarci a Castelfidardo. Mi auguro che i nostri referenti in regione prendano sul serio la questione sanità e si attivino per ripristinare i servizi essenziali nell’immediato ma anche pianificare il futuro. Spero che, anche, il nuovo sindaco “utilizzerà” la cosiddetta filiera istituzionale per migliorare la situazione in cui ci troviamo, dalla riconversione del Santi Benvenuto e Rocco, dopo l’apertura dell’Inrca nel 2026, al mantenimento e potenziamento dei servizi territoriali e socio-assistenziali. Tanto c’è da fare in questo settore – conclude – anche se la delega alla sanità non mi sembra sia stata attribuita. Osimo, Comune capofila dell’ambito territoriale, non può e non deve essere dimenticato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X