Aveva effettuato un’operazione di trading online per l’acquisto di criptovalute tramite un sito che operava esclusivamente attraverso Telegram.
Dopo aver operato in chat l’uomo, un tunisino 40enne, venne contattato con un messaggio nel quale venivano comunicati il nominativo e l’iban su cui fare il pagamento per l’acquisto. Dopo pochi minuti l’acquirente ricevette sul proprio conto la somma investita ed una quota di interessi.
Ecco che il tunisino a questo punto chiese, sempre tramite il canale, di acquistare cripto valuta Usdt per un controvalore di 1.000 euro.
Anche in questo caso gli vennero fornite le istruzioni ma il riaccredito della somma con interessi, come solitamente avveniva in passato, non è avvenuto.
Vista l’attesa vana, il 40enne si è rivolto alla polizia per sporgere denuncia dato che la controparte non rispondeva più.
I poliziotti, all’indomani della querela, hanno accertato tramite l’ufficio antiriciclaggio delle poste italiane che l’iban era collegato ad una carta Evolution intestata a un napoletano 42enne, residente in provincia di Cosenza. Le indagini hanno appurato l’avvenuto accredito dei 1.000 euro e il prelievo presso l’Atm di una città in provincia di Cosenza. Il napoletano, tramite la polizia del posto, su delega del Commissariato di Jesi, è stato denunciato per truffa.
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