Una sinergia tra Ast Ancona, Istituto Zooprofilattico Umbria Marche e Comuni del territorio, ai fini del controllo della popolazione di zanzare.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, in sinergia con il Centro di Riferimento Malattie da Vettori dell’Istituto Zooprofilattico Marche-Umbria, ha incontrato i Comuni di Ancona, Cingoli, Cupramontana, Fabriano, Falconara, Jesi e Senigallia «per concertare le azioni di contrasto alla diffusione e ridurre al minimo il rischio di trasmissione autoctona – rende noto l’Ast -, in cui viene cioè contagiato un soggetto che non ha fatto viaggi in zone a rischio. Sono state fornite le strategie razionali per la riduzione della popolazione di zanzare nel periodo primaverile ed estivo nelle città, la cosiddetta disinfestazione».
Negli ultimi mesi il Ministero della Salute «ha sollecitato un rafforzamento delle misure di monitoraggio e controllo delle zanzare in ambiente urbano, al fine di prevenire le malattie che queste possono trasmettere. Ai fini della prevenzione dell’infezione, è importante conoscere i metodi di prevenzione delle punture di zanzara, come uso topico di repellenti per insetti, uso di zanzariere a maglie fitte su porte e finestre, zampironi per uso esterno ed elettro-emanatori di insetticida per l’interno. Nel corso degli incontri con gli Enti, gli operatori del Dipartimento di Prevenzione della Ast Ancona – prosegue – hanno fornito anche informazioni sulle tipologie di trattamento di disinfestazione ovvero il trattamento ordinario, che va eseguito ogni anno con trattamenti larvicidi ripetuti ogni due settimane nel periodo, mirati soprattutto ai ristagni d’acqua non eliminabili, come tombini e caditoie, quindi il trattamento straordinario, che va invece eseguito in caso di introduzione del virus, realizzato con trattamenti adulticidi, in quanto si tratta di situazioni di emergenza. Sono state condivise con i Comuni anche alcune raccomandazioni che spaziano dal mantenere la salubrità delle acque e controllare la crescita della vegetazione all’eliminazione dei ristagni d’acqua di nuova formazione, alla bonifica con trattamenti larvicidi di ristagni, disinfestazioni. Si è inoltre fatto presente che è necessario che la popolazione sia adeguatamente formata sugli interventi da applicare nelle aree private per la riduzione della popolazione di zanzare».
Infine, oltre alle indicazioni per il controllo delle zanzare, «sono state fornite ai Comuni anche indicazioni per il monitoraggio delle zanzare con formula hot spot, cioè con l’installazione di ovitrappole in zone strategiche del territorio di ciascun Comune, che vengono analizzate dall’Istituto Zooprofilattico con cadenza settimanale, allo scopo di misurare quantitativamente e qualitativamente l’andamento settimanale dell’infestazione, l’efficacia della disinfestazione ed eventuali resistenze ai trattamenti insetticidi adottati».
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