I temporali abbattutisi nella mattinata nella provincia di Ancona, hanno causato danni e allagamenti soprattutto nei territori di Jesi e di Osimo.
Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco, tuttora in corso, a seguito di auto rimaste bloccate con persone all’interno in via Marconi e viale Don Minzoni, a Jesi, oltre a rami pericolanti lungo il Viale della Vittoria.
Allagamenti anche lungo la Statale a Osimo Stazione e disagi alla Baraccola.
Il Comune di Jesi ha rilasciato una nota nella quale si spiega che «In considerazione della forte perturbazione in atto, si raccomanda di prestare attenzione su sottopassi e strade di campagna che costeggiano fossi. Molte strade risultano allagate, prestare la massima attenzione».
Al lavoro anche le pattuglie della polizia locale.
Le richieste d’intervento, a partire dalle 9, sono soprattutto per alberi o rami caduti sulla sede stradale, allagamenti sottopassi e scantinati e recupero veicoli.
Nella provincia di Ancona, alle 16, sono stati 20 quelli effettuati e 50 quelli in coda.
Nella tarda mattinata, inoltre, sempre a seguito della forte ondata di maltempo, gli Operatori Polivalenti del Salvataggio in Acqua (Opsa) della Croce Rossa di Ancona, in postazione fissa al porticciolo di Numana, sono stati attivati dalla sala operativa della Capitaneria di Porto per la ricerca di alcune persone uscite in mare prima che iniziasse la perturbazione.
Alcuni canoisti sono stati sorpresi dal forte vento e dal cambio repentino delle condizioni meteo marine. Due, trovandosi in difficoltà, hanno riparato nella spiaggia delle Due Sorelle.
L’idroambulanza della Cri ne ha immediatamente trovati altri due, che cercavano di tornare autonomamente a riva. Dopo aver prestato assistenza, hanno però preferito proseguire da soli e, per questo motivo, sono stati scortati dai soccorritori fino alla spiaggia. Riprese poi le ricerche per i quattro mancanti all’appello, grazie alla collaborazione con i traghettatori del Conero sono stati intercettati e ricondotti sulla terraferma.
(Ultimo aggiornamento delle 17.52)
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