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«Ospedale di Torrette,
aumentano le criticità»

ANCONA - A sostenerlo è il consigliere regionale del Pd, Antonio Mastrovincenzo che osserva come il personale attualmente in servizio «è appena sufficiente per assicurare l'ordinario»

Antonio Mastrovincenzo

 

«Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: aumentano le criticità, la Giunta regionale assiste immobile». A sostenerlo è il consigliere regionale del Pd, Antonio Mastrovincenzo. «Il quadro che giorno dopo giorno emerge dall’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche è sempre più critico. – prosegue Mastrovicenzo nella sua nota – Da molto tempo evidenziamo le tante problematiche esistenti: dalla strutturale carenza di personale ai tagli dei posti letto, dall’assenza di un’adeguata valorizzazione di coloro che operano nell’emergenza-urgenza alla carenza di anestesisti per le valutazioni pre-operatorie, dalla partenza di ottime professionalità a discutibili “riorganizzazioni” di reparti di eccellenza. Da questo punto di vista, dopo le scelte organizzative sbagliate dello scorso anno su Pneumologia, ora si paventa il rischio di una divisione della Clinica Oncologica attraverso la creazione di una nuova struttura per i tumori al seno: sarebbe un’altra assurda decisione che depotenzierebbe la clinica, comporterebbe costi aggiuntivi, oltre al reperimento di medici e infermieri, già in numero assolutamente insufficiente».

Per quanto riguarda poi il personale, quello attualmente in servizio all’ospedale di Torrette «è appena sufficiente per assicurare l’ordinario; – aggiunge il consigliere regionale dem – in alcuni reparti si svolgono doppi turni continuativi e c’è un notevole utilizzo del lavoro straordinario, che assorbe risorse dall’apposito Fondo, a scapito della quota produttività per i dipendenti che è la più bassa tra le strutture sanitarie del territorio. Il Pronto soccorso, nonostante la grande professionalità degli operatori sanitari, è in costante affanno, con lunghissime ore di attesa per i pazienti, anche per mancanza di posti letto nei reparti. Ed è indegno leggere denunce di pazienti oncologici che devono fare radioterapia costretti a camminare sotto al sole, per decine di metri, perché l’ingresso della strada che porta all’entrata del reparto è chiuso. Infine oggi, dopo anni di attesa, dovrebbero essere demoliti i due vecchi edifici sul cui terreno poi sarà costruito il nuovo Salesi, un’opera che doveva essere completata nel 2024 e che, nella migliore delle ipotesi, sarà consegnata a fine 2026. E’ davvero ormai improcrastinabile un netto cambio di passo, pena l’ulteriore deterioramento di un’assistenza sempre più inadeguata nei confronti dei pazienti, nonostante l’abnegazione e la professionalità degli operatori sanitari. Davanti a questo scenario, – conclude Antonio Mastrovicenzo – spicca l’immobilismo del Presidente Acquaroli, degli assessori Saltamartini e Baldelli, che sono i principali responsabili di questa costante involuzione della sanità marchigiana».

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