È atterrato a Parigi nel tardo pomeriggio Gianmarco Tamberi. Ha mantenuto la promessa: farà tutto il possibile per essere in pedana dopodomani per le qualificazioni alla finale olimpica di salto in alto dopo l’attacco febbrile, con sospetto calcolo renale, emerso nella giornata di ieri.
Intercettato da alcuni giornalisti, il campione nato a Civitanova e che vive ad Ancona, mascherina arancione a coprire bocca e naso, cappuccio della felpa tirato su e cappello, ha dato aggiornamenti sulle sue condizioni. «Stavo meglio qualche giorno fa – e non scherzava stavolta “Gimbo” – stamattina mi sono svegliato che avevo 38 di febbre, adesso con la cura farmacologica sembra che stia scendendo. Il rene non mi fa più male come due giorni fa, quando ho sentito una fitta davvero lancinante, ho ancora un po’ di fastidio, ma speriamo bene».
Ieri Tamberi, portabandiera azzurro a Parigi 2024, aveva shockato tutti confessando di essere a letto con la febbre alta e un probabile calcolo renale, a soli tre giorni dal suo esordio olimpico, in programma mercoledì.
Sul piatto c’è l’ultimo obiettivo rimasto per coronare una carriera irripetibile: diventare il primo saltatore di sempre a vincere per due volte l’oro olimpico.
Tamberi arriva all’appuntamento tutt’altro che nelle migliori condizioni, rallentato il mese scorso da un guaio muscolare e poi in questi giorni dal più impensabile dei problemi fisici. Ma proprio nelle difficoltà, nei momenti più duri, Gimbo ha saputo spesso trovare quelle energie in più per superarsi e consacrarsi tra i più grandi atleti del mondo.
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