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Osimo: il Pd chiede le dimissioni
di Simoncini da presidente del consiglio

IN AULA - I Dem denunciano che «Nella seduta del 6 agosto il numero legale è mancato più volte ed in aggiunta a questo i voti contrari all’emendamento presentato dalle minoranze non sono stati 13 ma bensì 11 sintomo appunto di una maggioranza politica che non è nelle mani del Sindaco Pirani». L'affondo anche da parte del M5S

«Consiglio Comunale del 6 Agosto 2024. Scene imbarazzanti sono andate in onda durante il consiglio comunale».
Lo denuncia con un post su Facebook, il Pd di Osimo.
«Alla prima occasione utile di dimostrare diligenza neutralità e imparzialità nonché rispetto delle regole – viene riportato nel post pubblico – Simoncini si fa trovare assolutamente impreparato e complice di un umiliante gioco al ribasso, inventa norme perdendo tempo in qualsiasi modo pur di non verificare la sussistenza del numero legale in aula richiesta dai banchi della minoranza».
Il Pd di Osimo spiega che «non staremo sicuramente a guardare inermi di fronte a questa gestione scandalosa del Consiglio Comunale, organo democratico per eccellenza ora alla mercé di un Sindaco latitante, politicamente parlando, e di una maggioranza che non esiste! La figura del Presidente deve fungere da garante soprattutto per le minoranze e non esiteremo un secondo a denunciare questi comportamenti al prefetto ed alla questura in quanto tali modi sono inaccettabili. Nella seduta del 6 agosto il numero legale è mancato più volte ed in aggiunta a questo i voti contrari all’emendamento presentato dalle minoranze – continua – non sono stati 13 ma bensì 11 sintomo appunto di una maggioranza politica che non è nelle mani del Sindaco Pirani. Onde evitare che in futuro si ripetono scene simili – conclude – chiediamo le immediate dimissioni del presidente del consiglio comunale Stefano Simoncini in quanto la sua persona non è garante dei diritti di tutte le forze politiche all’interno del civico consesso. Di fronte a questi comportamenti non arretreremo di un passo».
L’affondo arriva anche dal M5S.
«Durante il consiglio comunale di ieri – scrive la consigliera pentastellata Caterina Donia – abbiamo assistito ad una mancata volontà del rispetto dei principi di democraticità e trasparenza per l’affido degli incarichi, degli amministratori e dei consiglieri nelle società partecipate comunali, che potessero coinvolgere la presenza delle minoranze aventi importante ruolo di garanzia e controllo. Nel 2014 il Movimento 5 Stelle, sempre all’opposizione, fece un emendamento alla proposta affinché gli incarichi venissero affidati esaminando le competenze, di chi deve assumere un ruolo nelle partecipate, e che garantisse che non vi fossero incompatibilità, come rapporti di parentela, con chi avesse altre cariche politiche. Oggi Osimo torna indietro e si appresta a conferire cariche “fiduciarie” senza proporre un bando alla cittadinanza per il conferimento delle stesse. Il Consiglio comunale ha, inoltre, una maggioranza debole o inesistente. Alle ore 20.14, noi forze di opposizione, chiediamo di fare l’appello, rendendoci conto che il numero legale in consiglio comunale era forte soltanto della nostra presenza, ma il Presidente del Consiglio non rispetta la richiesta ed aspetta circa 15/20 minuti per sollecitare i consiglieri di maggioranza assenti affinché garantissero la loro presenza in aula. Il consiglio comunale continua. I lavori non rispettando i termini del Regolamento che prevede l’appello entro i 10 minuti dalla richiesta, non c’era il numero legale. Seduta – conclude – che potrebbe essere ritenuta illegittima. Osimo merita un governo trasparente e stabile».

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