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«Non ho bisogno di andare all’Astea,
commessi molteplici errori che stanno
portando alla morte del movimento civico»

GILBERTA GIACCHETTI, presidente dell’Istituto Campana, volto storico delle Liste civiche Osimo, commenta gli sviluppi politici dopo le ultime fibrillazioni di maggioranza. «Il sindaco sicuramente mal consigliato»

Gilberta Giacchetti

 

«Quanto valgono i nostri valori e il nostro lavoro?» E’ la domanda in sintesi che si pone Gilberta Giacchetti, dirigente medico della Clinica Endocrinologica dell’ospedale di Torrette, volto storico della Liste civiche Osimo e attuale presidente del CdA dell’Istituto Campana, in una lettera aperta, dove commenta le ultime fibrillazioni e la situazione problematica che attanaglia la maggioranza ‘senzatesta’. Le nomine per gli incarichi in società partecipate ed enti collegati al comune di Osimo rappresenterebbero, a suo giudizio, solo l’ultimo scossone agli equilibri interni della coalizione di governo del sindaco Francesco Pirani. Giacchetti chiarisce in un passaggio di non aver mai puntato all’incarico di ad di Astea spa. «La mia designazione in quota Liste civiche nasce solamente da un curriculum professionale e politico fatto di molte esperienze dirigenziali dal lato professionale ed altrettante responsabilità di tipo politico, che pochi posseggono. – scrive – Il ritornello di “un Medico all’Astea” lo spedisco, con piede veloce, al mittente. Lo “strappo” avviene nel momento in cui il nostro leader civico ci comunica, con dispiacere, che le nostre richieste non sono per nulla prese in considerazione dal sindaco, sicuramente mal consigliato da chi vorrebbe, da tempo, la fine di questo Movimento e del suo leader politico». Di seguito il testo integrale dell’intervento di Gilberta Giacchetti.

 

In questa nuova tornata elettorale, pochi sanno le miriade di riunioni fatte, pubbliche e private, affinché la campagna elettorale giungesse al risultato ottenuto. Abbiamo, in pochissimi, preso per mano tutti i nostri candidati per guidarli fino all’esito più fausto. Fin lì siamo stati coccolati, chiamati, coinvolti e ben voluti. Eravamo “fondamentali” per la vittoria, non eravamo invece “vecchi, ingombranti, sempre i soliti, impresentabili, cagnaroli e quelli che devono farsi da parte”

Dal 25 giugno ci siamo trasformati in tutto questo e con mio grandissimo stupore le occasioni di interlocuzione e di dialogo con chi dell’ ascolto ha fatto il suo mantra, sono divenute sempre più rare. Mai più un conforto, una certezza, una pacca sulla spalla. Tra le responsabilità amministrative assegnate dall’Amministrazione comunale il mio nome non vi sarà. Purtroppo, devo costatare che la battaglia che il Movimento si era impegnato a fare con tutti e per tutti, cercando di non lasciare nessuno indietro, non è stata condotta, anzi in parte disattesa. Si era detto di essere un “monolite civico”, non cadendo nelle ambizioni personali, per non sacrificare una strada tracciata da valori, iniziata oltre 30 anni fa.

Sia chiaro, questa volta non riusciranno a strumentalizzarmi. Lo strappo di certo non è avvenuto per un capriccio della “Giacchetti” sull’Astea. Non ho fatto nessuna lotta personale per essere nominata come Ad di Astea ma anzi, nel corso delle precedenti settimane, mi è stato caldeggiato di assumere quel ruolo. La mia designazione in quota Liste civiche nasce solamente da un curriculum professionale e politico fatto di molte esperienze dirigenziali dal lato professionale ed altrettante responsabilità di tipo politico, che pochi posseggono. Il ritornello di “un Medico all’Astea” la spedisco, con piede veloce, al mittente. Lo “strappo” avviene nel momento in cui il nostro leader civico ci comunica, con dispiacere, che le nostre richieste non sono per nulla prese in considerazione dal sindaco, sicuramente mal consigliato da chi vorrebbe, da tempo, la fine di questo Movimento e del suo leader politico. Sul mio conto sento già troppe voci. Non ho bisogno di andare all’Astea, non mi sono impuntata per un “lauto compenso”; non ho bisogno di questo, ho una mia professione che da molti anni mi fornisce grandi soddisfazioni ed attestati di stima.

Ero pronta invece a servire l’azienda, la comunità osimana, al fianco – con grande lealtà – dell’Amministrazione comunale.  I ruoli di responsabilità sono servizi svolti in favore della comunità in cui l’unica cosa da guadagnare è l’attestato di stima da parte dei cittadini qualora l’operato sia conforme con le loro necessità. Tutto lì, è la massima espressione della politica, l’arte della città, del servire e amministrare bene. Riguardando indietro negli ultimi mesi credo di errori ne siano stati commessi molteplici che a mio avviso stanno conducendo alla morte lenta ed inesorabile di questo movimento politico, sebbene sia il vero vincitore di questa tornata amministrativa. Oggi mi chiedo, quanto valgano, gli ideali ed i valori di un movimento che vive e respira da oltre 30 anni rispetto a qualche lusinga personale? A mio avviso valgono molto, di gran lunga di più. Attendo la prossima assemblea delle Liste civiche per comprendere le posizione del Movimento, delle persone che lo compongono, chiedendo che sia tracciata una strada di chiarezza, coerenza. Poi ognuno traccerà le proprie conclusioni, con il giusto epilogo o la nuova ripartenza, sempre nel segno della tutela dei cittadini e delle loro esigenze. Ad Maiora».

Gilberta Giacchetti

Liste civiche Osimo

 

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