«Grazie a tutti voi perché state trasformando, con le vostre parole, in un’impresa quello che io vivo dentro di me come una delusione ed un enorme fallimento» così Gianmarco Tamberi rivolto ai suoi fan dopo che ieri a causa di una colica renale, la seconda nel giro di pochi giorni, i è dovuto arrendere nella finale di salto in alto alle Olimpiadi di Parigi. Da quattro anni preparava questo appuntamento per difendere l’oro vinto a Tokyo. Ha dovuto arrendersi al terzo tentativo fallito sui 2 metri e 27.
«Grazie di essermi stati al fianco – scrive l’atleta marchigiano, nato a Civitanova e residente ad Ancona – e per avermi sostenuto in una settimana fisicamente, ma soprattutto mentalmente, devastante. Grazie perché seppur consapevole di uscirne sconfitto, ora che questa agonia è finalmente finita, una piccola vittoria riesco a vederla, e questa vittoria siete voi. L’infinità di persone che ieri ha creduto in me, nonostante tutto, mi commuove. Avrei voluto vincere anche solo per voi, per rendervi fieri di me come mai prima d’ora. Ma vi garantisco che in questo momento, leggervi e sentirvi comunque orgogliosi anche solo per averci provato, riempie una parte di questo grande vuoto che ora sento dentro».
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