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Ragazzina stuprata a Civitanova,
il 24enne resta in carcere ma nega.
L’avvocato: «Nessun segno di violenza»

INDAGINE - Oggi l'udienza di convalida del marocchino arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata dopo quanto denunciato da una 14enne. L'uomo ha parlato davanti al giudice, dando la sua versione dei fatti. Il legale Domenico Biasco: «C'è un dato oggettivo, quello della visita al pronto soccorso. Andava valutata con maggior rigore critico la dichiarazione della ragazza»

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Il carcere di Pesaro

Resta in carcere il 24enne marocchino accusato di aver violentato una 14enne a Civitanova, nella notte tra martedì e mercoledì della scorsa settimana. Il giovane deve rispondere, tra l’altro, di violenza sessuale aggravata e cessione di stupefacenti a minorenni. Oggi si è svolta la convalida del fermo (il 24 enne è stato arrestato venerdì), in video collegamento dal carcere di Pesaro, dove è detenuto. Il 24enne ha dato la sua versione dei fatti al gip Giovanni Manzoni e ha negato di aver stuprato la ragazzina di 14 anni. Al termine dell’udienza il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo e confermato la misura cautelare.

«Ci sono elementi discordanti nelle dichiarazioni rese dalle due minorenni sul momento in cui si sarebbe consumata la presunta violenza, rispetto a quanto emerso in questa prima fase dell’indagine – dice l’avvocato Domenico Biasco, legale del 24enne – Ma quello che emerge in maniera prepotente è il dato oggettivo della visita ginecologica, da cui non risultano segni di violenza sulla 14enne. Alla luce del dato sanitario andava valutata con maggior rigore critico la dichiarazione della ragazza».

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La caserma dei carabinieri di Civitanova

I fatti risalgono alla notte tra martedì e mercoledì della scorsa settimana. Secondo le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Civitanova e coordinatore dalla procura, la 14enne era arrivata in città accompagnata dal nonno con un’amica di 16 anni per trascorrere la serata in un locale. A fine serata, le due ragazzine avrebbero incontrato il 24enne che le avrebbe convinte dapprima a seguirlo al bar Broadway a San Marone e successivamente ad accompagnarlo in una zona boschiva nelle vicinanze, tra la chiesa e la pista ciclabile del Castellaro, dove sarebbe stato raggiunto da un amico connazionale.

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L’avvocato Domenico Biasco

A ricostruire nel dettaglio la dinamica di quanto accaduto sono state proprio le due ragazzine che seppur sotto choc hanno saputo fornire agli inquirenti elementi utili all’individuazione del 24enne. La minore si sarebbe allontanata dalla sua amica e il 24enne le avrebbe offerto della cocaina. Giunti in un angolo buio del boschetto, il ragazzo avrebbe preteso una prestazione sessuale in pagamento della droga. La 14enne si sarebbe rifiutata e il marocchino l’avrebbe colpita con dei pugni al corpo, bloccandola al suolo e minacciandola di morte, costringendola così a subire un atto sessuale completo. Solo dopo alcuni interminabili minuti, la giovane sarebbe riuscita a divincolarsi e a scappare via, raggiungendo in lacrime l’amica, che nel frattempo si era allontanata.

Le indagini si sono concentrate sull’analisi del sistema di videosorveglianza cittadino e degli esercizi pubblici presenti sul percorso effettuato dalle minori in compagnia del presunto stupratore, nonché sulla visione delle immagini video del bar dove i tre si erano fermati per consumare alcolici. Queste hanno permesso di scoprire il volto del 24enne, e condurre i militari alla sua identificazione.

(Redazione Cm)

 

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