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Presidenza della Grimani Buttari,
Enrico Angeletti impugna al Tar
la revoca firmata dal sindaco

OSIMO – Il Tribunale amministrativo regionale non ha accolto, il 14 agosto scorso, l’istanza di sospensiva senza contraddittorio depositata con il ricorso dall'ex presidente della casa di riposo ed ha fissato l’udienza in camera di consiglio per il prossimo 5 settembre invitando il Comune e la neopresidente a costituirsi in giudizio e a depositare gli atti entro il 30 agosto. Al centro dell'impugnativa la delibera consiliare del 6 agosto scorso sui criteri di nomina nelle Partecipate e negli enti, richiamata nel decreto del primo cittadino ma ritenuta con profili di annullabilità anche dalle opposizioni che durante la seduta avevano abbandonato l’aula per l’assenza del numero legale

 

Aperto il primo contenzioso per il comune di Osimo dall’insediamento della nuova amministrazione comunale targata Liste civiche- Fratelli d’Italia. A qualche settimana dalla revoca dell’incarico al vertice del CdA della casa di riposo Grimani Buttari, l’ormai ex presidente della casa di riposo di San Sabino, Enrico Angeletti (Pd), ha impugnato il decreto del sindaco Francesco Pirani davanti al Tar Marche segnalando che l’atto richiamava e poneva le sue fondamenta nella delibera consiliare dello scorso 6 agosto sui criteri di nomina e revoca degli incarichi nelle società partecipate ed enti collegati al Comune. Delibera non votata dalle opposizioni di centrosinistra che avevano abbandonato l’emiciclo della Sala Gialla per protesta dopo aver chiesto la verifica  in aula del numero legale. In prima istanza il presidente del Tribunale amministrativo regionale, Renata Emma Ianigro, non ha ritenuto di dover sospendere in via cautelare e senza contraddittorio l’efficacia del decreto di revoca firmato dal primo cittadino di Osimo ma ha fissato l’udienza in camera di consiglio per il prossimo 5 settembre per la trattazione collegiale della sospensiva chiesta con il ricorso.

Enrico Angeletti

Alla data del 14 agosto scorso, giorno di pubblicazione del provvedimento del Tar, il comune di Osimo e la neo presidente del Grimani Buttari non si erano ancora costituiti in giudizio, pertanto con il decreto presidenziale sono stati invitati dal giudice a farlo, depositando i propri atti entro e non oltre il termine del 30 agosto prossimo. Nel dettaglio Enrico Angeletti, difeso dall’avvocato Mauro Pellegrini, ha chiesto l’annullamento dell’atto monocratico firmato da Francesco Pirani lo scorso 8 agosto, due giorni dopo la delibera consiliare contestata dalle opposizioni perchè ritenuta viziata da possibili profili di annullabilità. La controinteressata al ricorso, Alocco Rosalia, da ieri eletta dal CdA nuova presidente della residenza per anziani Grimani Buttari, aveva fatto pervenire una raccomandata al Tribunale amministrativo per spiegare che la sua nomina sarebbe avvenuta appunto il 19 agosto. La seduta del CdA svolta ieri con 2 componenti su 3, come è risaputo, è stata avvolta dalle critiche della minoranza consiliare.

Francesco Pirani nella Sala Gialla

Alla luce di questa situazione, il presidente del Tar Marche ha deciso di respingere l’istanza cautelare ‘inaudita altera parte’ presentata dall’ex presidente del Grimani Buttari per ascoltare le posizioni di tutti i chiamati in giudizio, «ritenuto che – si legge nel decreto – allo stato, e fatta salva ogni delibazione riservata al Collegio nella sede sua propria, l’interesse azionato da parte ricorrente, anche in relazione alla convocazione per la nomina del presidente (del Grimani Buttari ndr) fissata per il prossimo 19 p.v., appare recessivo rispetto all’esigenza di assicurare la continuità nello svolgimento dell’esercizio delle funzioni di pertinenza dell’Azienda intimata operante nell’ambito di servizi pubblici essenziali a tutela di diritti fondamentali di soggetti fragili». Come dire: tra l’esigenza di sospendere il decreto del sindaco e quella della continuità amministrativa della casa di riposo, prevale quest’ultima almeno in questo frangente. Al comune di Osimo il Tar ha, poi, chiesto di inviare la delibera consiliare ‘incriminata’ «considerato che, nelle more, meritevole di accoglimento si appalesa la richiesta istruttoria di allegazione agli atti del giudizio da parte del Comune di Osimo di copia della delibera del Consiglio comunale numero 38 del 6 agosto 2024 oggetto di gravame» specifica il decreto del presidente del Tar Marche. La giunta ora dovrà dare mandato al legale di fiducia del Comune di rappresentare l’ente in giudizio.

(m.p.c.)

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