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«Fare il bagno tra le mucillagini?
Meglio di no, aggregano
quello che troviamo in mare»

TV – Il biologo marino Roberto Danovaro, docente Univpm, è stato ospite della puntata di ieri de ‘L’Aria che Tira Estate’ su La7 ed ha spiegato la genesi del fenomeno, le cause ed i problemi che causa anche agli ecosistemi e alla pesca

Il professore Roberto Danovaro in collegamento esterno con ‘L’Aria che Tira Estate’, nella puntata di ieri, 20 agosto

 

 

Ancora temporali isolati che hanno concesso negli ultimi giorni una tregua dall’afa. L’allerta meteo emessa ieri dalla Centro regionale della Protezione civile delle Marche sarà valida fino alla mezzanotte di domani, 22 agosto. Poi torneranno l’anticiclone africano ed il caldo (LEGGI il bollettino). Uno dei problemi che ha afflitto questa estate torrida è stato quello delle mucillagini che hanno colonizzato il mare dell’Adriatico. Del fenomeno che ha toccato anche la costa anconetana ha parlato ieri in Tv nella puntata de ‘L’Aria Che Tira Estate’ il biologo marino Roberto Danovaro, docente del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche.

Nel rispondere alle domande di Francesco Magnani, conduttore della trasmissione su La7, il professore universitario ha spiegato che il fenomeno naturale, incubo dell’estate 2024 di bagnanti e operatori turistici, è prodotto da micro alghe «che sono parte del plancton generalmente nel periodo primaverile quando c’è la grande fioritura, come avviene sui campi. Normalmente questo muco crea dei piccoli fiocchetti che restano sospesi nell’accqua può non aggregarsi e quindi dare seguito a questi fenomeni. Quest’estate invece, così come è successo l’anno scorso in Turchia, il fenomeno è esploso e si formati dei veri e propri aggregati, degli ammassi importanti. E’ un fenomeno – ha aggiunto Danovano – che mette assieme una condizione di crescita delle alghe insieme alla stabilità delle masse d’acqua. Acque che sono molto molto stratificate anche per effetto del forte riscaldamento del mare».

E’ opportuno quindi fare il bagno tra le mucillagini? «Non dobbiamo destare particolari allarmismi, però è meglio di no perché dipende sempre dall’azione dell’uomo sul mare. – ha chiarito – L’anomalia di quest’anno, in particolare il fatto che siano arrivato così in stagione così avanzata invece che degradare come sembrava, intanto probabilmente è dovuto al fatto che abbiamo prodotto degli ulteriori scarichi forse legati anche ad attività turistiche. Se facciamo il bagno dentro, quello che troviamo nella mucillagine è quello che troviamo in mare: se noi abbiamo il mare contaminato con coliformi e con streptococchi, le mucillagini li aggregano, se il mare invece è pulito non sono pericolose». Un problema anche per le creature che abitano il mare e per la pesca. «E’ un problema per gli ecosistemi e anche per il settore delle pesca. – ha evidenziato Danovaro – Queste mucillagini navigano non sono solo sospese quando noi le vediamo a riva. Dipende dai venti che quando soffiano ce le aggregano o le portano al largo. Quando non le vediamo scendono sul fondo e allora pensiamo ad bivalvi, alle nostre amate vongole, ai ricci e ai coralli, tutti ne subiscono l’impatto e si riflettono sul settore della pesca che ovviamente dipende dalla raccolta di questi organismi che possono soffocare».

 

 

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